Codice delle Valutazioni Immobiliari - Prima Edizione

Presentazione

Due anni di lavoro, intensi seminari di analisi, il coinvolgimento di autorevoli risorse intellettuali, sinergie e concertazione tra le Istituzioni e gli Enti componenti il Comitato Tecnico Scientifico, hanno prodotto un Codice delle valutazioni immobiliari che si pone quale standard di riferimento dell’attività valutativa nazionale per l’intero mondo economico-finanziario-professionale, oltrechè per quegli operatori internazionali interessati a sviluppare attività di investimento in Italia.
Il progetto “Codice delle valutazioni immobiliari” ha origine dall’analisi dei nuovi scenari delineatisi in conseguenza del trattato di Maastricht ed in particolare di quelli conseguenti l’introduzione dell’Euro. La piena integrazione dell’economia immobiliare italiana con quella degli altri paese dell’Unione Europea è divenuta non un’opportunità ma un esigenza.
Le conseguenze dell’introduzione della moneta unica coinvolgeranno sempre più anche il mercato immobiliare italiano e vi saranno per i proprietari – che in Italia sono oltre l’80% della popolazione - maggiori opportunità per coniugare qualità della proprietà immobiliare, economicità di gestione e redditività.
La maggiore mobilità delle persone potrà comportare anche una accentuata dinamicità del mercato immobiliare che sarà caratterizzata da motivazioni sempre più articolate (dalle esigenze di carattere sociologico, quali una maggiore predisposizione delle persone a trasferirsi per motivi di lavoro e turistico-culturali, alla domanda avente finalità di investimento). Peraltro la moneta unica interconnessa con la globalizzazione dei mercati e le nuove tecnologie quali Internet, potrebbero comportare per il mercato immobiliare e quindi per l’economia e le professioni connesse, effetti ad oggi pressoché inimmaginabili.

Gli obiettivi del Codice delle valutazioni immobiliari
Gli scenari configurati necessitano di strumenti innovativi: con l’attuazione del progetto Codice delle valutazioni immobiliari si intende contribuire alla realizzazione delle condizioni favorevoli allo sviluppo del mercato ed alla piena integrazione del sistema Italia con i sistemi economico-finanziari internazionali. Ma cos’è il mercato?
Alan Greenspan (Governatore della Federal Reserve USA) sostiene in sintesi che il mercato è il luogo capace di generare fiducia ove ed in quanto si regge su corretti comportamenti. Comportamenti etici, certamente, ma anche regole certe, condivise, attuate, da assumere a base delle proprie scelte.
C’è chi vede il mercato come “locus naturalis” quindi senza regole, senza codici di riferimento; c’è chi lo concepisce come “locus artificialis” quindi regolato.
Certamente il mercato è innanzi tutto il luogo nel quale è essenziale valutare le opportunità ed il rischio e per poterlo fare è necessario averne gli strumenti, ma anche il luogo della percezione di alti valori etici e regole certe, che sono il presupposto - per il consumatore - dell’attuazione di libere scelte.
La constatazione delle diverse metodologie di valutazione in uso in Italia, tutt’altro che univoche, che hanno comportato molteplici disservizi e tra questi anche pesanti sofferenze bancarie relative a finanziamenti afferenti beni immobiliari, l’esigenza di dotare il mercato di un codice condiviso, quale riferimento per transazioni immobiliari tra cittadini e per valutazioni di assets rilevanti (es. il patrimonio dei fondi immobiliari), hanno indotto il Comitato Tecnico Scientifico dell’ONMI a promuovere la redazione di un articolato che possa costituire per tutti (dai proprietari ai professionisti della valutazione, al sistema finanziario) un reale punto di riferimento scientificamente ed economicamente efficace.
Il raggiungimento di tale obiettivo, di valenza strategica per il sistema Paese, ha coinvolto ed è stato sostenuto congiuntamente da una molteplicità di istituzioni ed enti: Abi, Censis, Confedilizia, Consiglio Nazionale delle Borse Immobiliari Italiane, Fiaip, Inu, Poste Italiane, Uni, Unioncamere, Università Bocconi, insieme al Ministero delle Finanze - Dipartimento del Territorio.
Un alto riconoscimento merita l’Istituto Nazionale di Urbanistica che – incaricato di collaborare nella ricerca “Qualità delle informazioni e delle valutazioni del settore immobiliare” e nella stesura del “Codice delle Valutazioni Immobiliari” – ha dato un contributo rilevante impiegando la propria qualificata Unità di ricerca coordinata dall’ingegner Giuliano Marella e dal dottor Ezio Micelli (composta, tra gli altri, dalle ricercatrici Antonella Faggiani, Laura Gabrielli, Tecla Mambelli) sotto l’autorevole direzione scientifica del professor Stefano Stanghellini.

Conclusioni
Ritengo che tutti noi siamo consapevoli che il risultato di tale intenso e lungo lavoro, che si pone quale sintesi delle diverse scuole di pensiero (da quella anglosassone, alle variegate prassi valutative in uso in Italia), e che persegue l’obiettivo di “risolvere l’antinomìa tra la necessaria astrazione delle leggi scientifiche e la complessa concretezza dei fenomeni reali” – sia perfettibile e potrà richiedere arricchimenti successivi. Ma finalmente, da oggi, il sistema economico-professionale dispone di una metodologia di valutazione condivisa, identificabile anche a livello internazionale, univoca e agevolmente applicabile.


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