N°34 - Report CSEI-Tecnoborsa Giugno 2014

Tags: Report CSEI, 2014

Informazioni e Tendenze Immobiliari

Stando all’Indagine Tecnoborsa 2014 il 2,4% delle famiglie italiane intervistate ha acquistato un’abitazione nel biennio 2012-2013 e, confrontando l’attuale Indagine con le precedenti, sembra che si sia arrestato il trend decrescente; infatti, si è rilevata la stessa percentuale riscontrata nell’Indagine 2012 e tale risultato genera un cauto ottimismo per l’andamento futuro del mercato immobiliare. Per quanto riguarda il versante delle famiglie che hanno venduto almeno un’abitazione nel biennio 2012-2013 si è riscontrato che sono state l’1,1%, il valore più basso mai rilevato dal 2004. Il dato, inferiore a quanto evidenziato per gli acquisti, si spiega con l’aumento di coloro che hanno preferito acquistare un’abitazione nuova e, quindi, non da un altro proprietario bensì direttamente da un costruttore o una cooperativa. Per la prima volta dall’inizio delle rilevazioni svolte da Tecnoborsa la motivazione predominante che induce alla vendita di un’abitazione si riscontra essere il bisogno di liquidità ma c’è un 7,5% di chi ha ceduto un immobile nel biennio 2012-2013 che lo ha fatto per acquistare un’altra abitazione al fine di investire la propria ricchezza, valore più alto mai registrato, e ciò è un segnale positivo in quanto dimostra che gli italiani ancora credono nel mattone come bene rifugio. Prendendo in esame il solo comparto delle compravendite previste per il biennio 2014-2015, il 3,2% degli intervistati dichiara l’intenzione di comprare un’abitazione e, dalla comparazione con la precedente Indagine emerge un segnale positivo, infatti, se le aspettative non dovessero essere disattese, ci si potrebbe attendere una ripresa degli acquisti da parte delle famiglie. Infine, per quanto riguarda l’offerta futura si riscontra che nel biennio 2014-2015 il 4,4% delle famiglie intervistate ha intenzione di vendere un immobile, percentuale che cresce notevolmente raggiungendo il suo massimo dall’inizio delle rilevazioni di Tecnoborsa cioè dal 2004 tenuto presente che il dato era al 2,4% nel 2012 e all’1,1% nel 2010.
Nel mercato delle locazioni risulta che il 3,5% degli intervistati ha preso in affitto un immobile nel biennio appena trascorso, dato in crescita rispetto all’Indagine precedente confermato anche da quanto rilevato da altri osservatori del mercato. Anche spostandosi sul lato dell’offerta, è emerso che nel biennio 2012-2013 sono saliti coloro che hanno dato in locazione un bene (3,5%), anche se non si è ancora tornati ai valori riscontrati nelle Indagini antecedenti il 2012. Pertanto, da quando Tecnoborsa ha iniziato a monitorare il mercato delle locazioni, per la seconda volta si registra un gap nullo tra domanda e offerta. Andando a vedere il mercato futuro, il 2% degli intervistati pensa di prendere in affitto un immobile nel prossimo biennio. Un dato molto più alto rispetto alle indagini precedenti e che, seppure su valori sempre piuttosto contenuti, sembra evidenziare una leggera tendenza al cambiamento di stile abitativo da parte degli italiani: per la prima volta, infatti, la domanda di locazione si posiziona su livelli analoghi a quelli di acquisto.
Come già riscontrato nell’Indagine 2012, le famiglie italiane sono disposte ad accendere un mutuo solo se strettamente necessario, per acquistare una casa in cui vivere loro o un proprio familiare, mentre acquistano una seconda casa da tenere a disposizione o da mettere a reddito solo se hanno una liquidità disponibile. Tuttavia, dal confronto tra le due rilevazioni è emerso che è scesa ulteriormente la quota di coloro che sono ricorsi a un mutuo per acquistare una casa per le vacanze (-26,9 punti percentuali), e quella di chi ha preso un’abitazione principale (-15,1 punti percentuali).

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