Dichiarazione di Roma adottata dai partecipanti al Forum

SubTitle: "Shaping smarter and more sustainable cities: striving for sustainable development goals"



Roma, 19/05/2016

Introduzione

Entro il 2050, quasi il 70% della popolazione mondiale vivrà nelle aree urbane. Anche se le città stanno avendo un ruolo sempre più importante nell’economia globale, allo stesso tempo subiscono gli effetti delle conseguenze ambientali e sociali negative che comporta la crescita rapida.
Questo significa che, ora più che mai, le città devono affrontare il bisogno urgente di combattere la povertà, garantire l’uguaglianza, proteggere l’ambiente e praticare la buona governance.

Di conseguenza, il ruolo delle tecnologie dell’informazione e della comunicazione (ICT) che consentono lo sviluppo sostenibile è sempre più significativo. Le città devono diventare più intelligenti, ricorrendo a soluzioni tecniche per affrontare un’ampia gamma di sfide urbane comuni. Le città intelligenti e sostenibili traggono vantaggio da una maggiore efficienza energetica, da una riduzione dell’inquinamento ambientale, da una maggiore inclusione sociale e offrono alle imprese un maggiore ritorno sugli investimenti e alla gente un ambiente più felice e più sano in cui vivere.

Inoltre, lo European Economic and Social Commitee ha dichiarato che le città intelligenti e sostenibili sono una straordinaria fonte di crescita, di produttività e di occupazione. Questo concetto dovrebbe essere esteso per includere i territori, le isole e le comunità intelligenti, aumentando la possibilità di promuoverle attraverso una governance migliore e un coordinamento tra le autorità nazionali e regionali con un approccio che vede il coinvolgimento di più attori.

La trasformazione delle città in città intelligenti e sostenibili può avvenire soltanto con la stretta cooperazione e collaborazione tra i vari attori: i comuni, i governi, le organizzazioni internazionali, le università e le comunità.

La International Telecommunications Union (ITU) e la United Nations Commission for Europe (UNECE), insieme a vari altri attori delle Nazioni Unite e altri attori hanno lavorato a stretto contatto sul ruolo delle ICT e sulla città intelligenti e sostenibili attraverso lo sviluppo di studi internazionali, di documenti di indirizzo, di indicatori e standard. Sotto l’egida dello Study Group 5 dell’ITU-T sull’Ambiente e sui Cambiamenti Climatici e del Comitato UNECE sull’Edilizia Abitativa e la Gestione Territoriale, l’ITU e UNECE hanno formulato con successo la seguente definizione di “Smart Sustainable Cities”:

“Una Città Intelligente e Sostenibile è una città innovativa che utilizza le tecnologie di informazione e comunicazione (ICT) e altri mezzi per migliorare la qualità della vita, l’efficienza delle operazioni e dei servizi urbani e la competitività, pur assicurando che soddisfi le esigenze delle generazioni presenti e future rispetto agli aspetti economici, sociali, ambientali e culturali”1

In base a questa definizione, e basandosi su precedenti standard di misurazione e indicatori, l’ITU e l’UNECE hanno anche sviluppato un elenco esauriente di indicatori chiavi della performance (KPI), per monitorare i progressi raggiunti dalle città nella transizione a città intelligenti e sostenibili. Questi indicatori sono in linea con gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG), che sono stati approvati a settembre del 2015 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite. Gli indicatori chiave di performance di UNECE-ITU Smart Sustainable Cities aiuteranno le città a valutare la loro performance rispetto agli SDG.

Diverse città, tra cui Dubai (Emirati Arabi Uniti), Goris (Armenia), Montevideo (Uruguay), Buenos Aires (Argentina), Singapore e altre, stanno implementando questi indicatori per valutare l’entità della loro transizione a città intelligente e sostenibile e saranno da esempio per le altre città.

Per aumentare ulteriormente la cooperazione e la collaborazione, l’ITU, l’UNECE e il suo Real Estate Market Advisory Group (REM), insieme a diverse altre agenzie delle Nazioni Unite, comuni, università, industrie e altre organizzazioni hanno lanciato un’iniziativa denominata “United for Smart Sustainable Cities” (U4SSC), allo scopo di sostenere politiche che incoraggino l’utilizzo delle ICT per facilitare e agevolare la transizione a città intelligente e sostenibile.

U4SSC incoraggerà anche l’integrazione delle ICT e di altri mezzi nelle operazioni urbane, in base alle necessità delle città e per conseguire gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDG). Inoltre, U4SSC sensibilizzerà sull’importanza di adottare delle tecnologie basate sugli standard internazionali, come quelle sviluppate da ITU, per garantire l’interoperabilità e i benefici delle economie di scala, e per evitare di essere costretti a utilizzare le tecnologie proprietarie.

Dichiarazione

Noi, i partecipanti al Forum su “Shaping smarter and more sustainable cities: striving for sustainable development goals”, (Roma, 18-19 maggio 2016), esprimiamo la nostra profonda gratitudine al Governo Italiano e, in particolare, al Ministero dello Sviluppo Economico, Camera del Commercio di Roma e Tecnoborsa, per avere ospitato il forum.

Invitiamo le amministrazioni nazionali e locali, le organizzazioni internazionali, i comuni, le università, i fornitori di soluzioni e gli altri attori a collaborare per implementare le seguenti azioni prioritarie per l’attuazione delle città intelligenti e sostenibili:

  • Promuovere l’utilizzo degli indicatori chiave di performance (KPI) per sviluppare leggi locali e nazionali, regolamenti, programmi strategici e piani a sostegno del monitoraggio e della valutazione dei progressi compiuti dalle città nel diventare più intelligenti e più sostenibili. Ha anche lo scopo di assicurare la compatibilità degli indicatori (KPI) con gli indicatori dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite, in particolare con l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 11 che mira a rendere le città e gli insediamenti urbani inclusivi, sicuri, resilienti e sostenibili.

  • Incoraggiare l’adozione di standard concordati a livello internazionale sviluppati attraverso lo Study Group 20 dell’ITU-T sull’Internet delle Cose (IoT) e le sue applicazioni, comprese le Smart Cities, il Comitato UNECE sull’Edilizia Abitativa e la Gestione Territoriale e altre importanti organizzazioni, al fine di abilitare lo sviluppo coordinato di IoT, comprese le comunicazioni tra computer e le reti ubique di sensori per affrontare le sfide urbane e fornire soluzioni innovative, resilienti e intelligenti che sfruttino l’informazione digitale e, al contempo, proteggano dalle violazioni dolose, dai danni involontari e dai disastri naturali.

  • Mobilitare le competenze e promuovere la condivisione della conoscenza per migliorare la cooperazione a livello internazionale, nazionale e regionale sull’utilizzo delle ICT per un mondo intelligente e sostenibile e per il trasferimento di conoscenze e di buone pratiche ai paesi e alle città a basso reddito. Parte di questo sostegno metterà in risalto il potenziale delle città intelligenti e sostenibili ad accelerare la creazione di posti di lavoro favorendo nuove opportunità di business per le piccole e medie imprese e promuovendo l’integrazione delle ICT nell’infrastruttura urbana esistente per aiutare ad affrontare gli effetti dei cambiamenti climatici, per migliorare l’efficienza energetica, promuovere il riciclaggio efficiente dei rifiuti, mitigare e rispondere alle emergenze, migliorare la qualità dell’aria, favorire una società equa, promuovere i trasporti intelligenti, facilitare la pianificazione dello spazio, istituire un’economia circolare e, durante questo processo, accelerare la transizione a città più intelligenti e sostenibili.

  • Abilitare la governance intelligente e partecipativa per promuovere un dialogo positivo e aperto fra cittadini e amministratori delle città, basato su un approccio a due vie per il coinvolgimento dei cittadini che unisca i canali di partecipazione dal basso verso l’alto e viceversa. Questi sistemi di governance intelligente fanno affidamento su piattaforme globali e sicure di partecipazione attiva in rete che collegano i cittadini tra loro e con i decisori per migliorare l’efficienza della leadership delle comunità nell’effettuare la transizione in città intelligenti.

  • Promuovere l’armonizzazione delle metodologie, degli indicatori chiave di performance e degli standard sulla performance delle città intelligenti e sostenibili sviluppati da attori diversi.

  • Sviluppare le capacità attraverso la condivisione della conoscenza e la formazione per garantire che gli attori urbani abbiano accesso alle conoscenze e alle competenze necessarie a comprendere e applicare gli indicatori (KPI) dell’ITU-UNECE al fine di facilitare la trasformazione delle città in città intelligenti e sostenibili.

  • Realizzare attività pilota e principali a sostegno dello sviluppo delle Città Intelligenti e Sostenibili e contribuire a dimostrare la fattibilità degli ITU-UNECE KPI.

  • Migliorare l’urbanistica e la progettazione urbana trasformandola in uno strumento potente per gestire l’urbanizzazione e promuovere la competitività economica urbana, ridurre l’inquinamento ambientale, migliorare la vita delle persone, aumentare la coesione sociale e la governance equa (per esempio, il conferimento di potere alle donne nelle città, le città amiche dei bambini, la promozione di politiche per i disabili, ecc.).

  • Sviluppare un Indice Globale per le Città Intelligenti e Sostenibili basato sull’iniziativa U4SSC, che possa essere utilizzato dagli amministratori locali per avviare la transizione a smart city e promuovere lo sviluppo urbano sostenibile.

  • Elevare l’iniziativa U4SSC a piattaforma globale per l’advocacy fra organizzazioni internazionali, università, governi nazionali, autorità locali, settore privato e società civile per l’istituzione di SSC, promuovendo la cooperazione tra settori a livello internazionale, nazionale, sub-nazionale e locale; nonché tra diversi livelli di governance e incoraggiare i paesi sviluppati a sostenere gli sforzi di urbanizzazione intelligente nei paesi a più basso reddito.

1 Cf. also in http://www.unece.org/fileadmin/DAM/hlm/documents/2015/ECE_HBP_2015_4.en.pdf