Indagine Tecnoborsa 2015: Le famiglie romane e il mercato immobiliare
SubTitle: Transazioni effettuate e previste - Mutui
a cura del Centro Studi sull'Economia Immobiliare - CSEI Tecnoborsa
Acquisti effettuati- Giammaria, Presidente Tecnoborsa ha affermato che: “A Roma, nel biennio 2013-2014, ben il 6,1% degli intervistati ha acquistato un’abitazione, valore in crescita di 1,6 punti percentuali rispetto alla precedente rilevazione che aveva segnato un minimo storico e superiore alla media del 4,8% rilevata nelle sei grandi città”.
Per quanto concerne l’utilizzo dell’immobile acquistato, al primo posto si continuano a trovare l’acquisto dell’abitazione principale (89,6%), che cresce in modo significativo rispetto ai valori rilevati nel 2014; al secondo posto ma con valori decisamente in calo c’è la seconda casa per le vacanze (5,2%), al terzo posto si trova la seconda casa per parenti prossimi (3,5%), infine, vi sono coloro che hanno acquistato per effettuare un investimento (1,7%) ma con un notevole decremento rispetto al passato.
Da un focus su chi ha acquistato un’abitazione principale è emerso che i requisiti che hanno pesato maggiormente nella scelta dell’immobile sono stati la dimensione (65%) e il prezzo (46,6%). Seguono con un notevole divario: vicinanza dei trasporti pubblici (44,7%), vicinanza al luogo di lavoro (39,8%), tranquillità della zona (35,9%), vicinanza a servizi e aree commerciali (34%), comfort e qualità delle rifiniture (31,1%). Invece, gli aspetti che hanno pesato meno nella scelta dell’immobile sono stati: ubicazione in zona centrale e ubicazione in zona vicina alle principali vie di comunicazione (29,1%), facilità di parcheggio (27,2%), vicinanza ad aree verdi (26,2%), vicinanza ai parenti prossimi (21,4%), ubicazione in zona in fase di riqualificazione (17,5%); le caratteristiche orientate al risparmio energetico (14,6%), ubicazione in zona centrale (11,7%); infine, ubicazione in zona periferica (8,7%).
Andando ad analizzare le caratteristiche degli immobili che sono stati acquistati nel biennio 2013-2014 si è riscontrato che il taglio più richiesto continua a essere il trilocale (36,5%); abbastanza rilevante anche la richiesta dei bilocali (30,4%) e dei quadrilocali (23,5%); seguono i monolocali (6,1%) e quelli con 5 e più vani (3,5%). Per quanto riguarda lo stato dell’immobile, si trovano a pari merito al 27% gli immobili nuovi, ristrutturati e abitabili, mentre quelli da ristrutturare sono preferiti dal 19,1%.
Per quanto riguarda le dotazioni degli immobili, il 65,2% di coloro che hanno acquistato un’abitazione, nel biennio 2013-2014, hanno preferito la terrazza e/o il balcone; il 60% ha richiesto la presenza di un box e/o posto auto riservato, valore superiore di circa 20 punti percentuali rispetto alla media delle grandi città; il 51,3% ha richiesto l’ascensore condominiale; il 37,4% il riscaldamento autonomo; il 33% il giardino condominiale; il 30,4% la cantina e/o la soffitta; il 22,6% il servizio di portierato, infine, il 13% ha voluto anche il giardino di pertinenza.
Vendite effettuate - Spostando l’analisi su coloro che hanno venduto almeno un’abitazione nel biennio 2013-2014 si è riscontrato che sono stati il 5,6% degli intervistati, valore in crescita rispetto a quello rilevato nell’Indagine precedente e sopra la media del 4,9% delle sei grandi città italiane. “Per quanto riguarda le vendite avvenute nel biennio 2013-2014 – ha sottolineato il Presidente – queste hanno riguardato prevalentemente le abitazioni principali per il 64,1% di coloro che hanno venduto, fenomeno fortemente in crescita rispetto all’Indagine precedente; al secondo posto c’è chi ha venduto le seconde case tenute per parenti prossimi, al 15,4%; a seguire ci sono coloro che hanno ceduto le abitazioni destinate alle vacanze per l’11,5%; infine, chi ha messo in vendita le case per investimento col 9%”.
La motivazione predominante che ha indotto alla vendita di un’abitazione è sempre la sostituzione con un’altra abitazione principale (59%), con una crescita assai rilevante di ben 27,4 punti percentuali; segue con notevole distacco chi ha venduto per bisogno di liquidità (24,4%); al 6,4%, a pari merito, si trovano coloro che hanno venduto per acquistare una seconda casa vacanze o per parenti prossimi; c’è un 2,6% che ha venduto per effettuare investimenti finanziari; infine, con un residuale 1,3% si trovano gli investimenti immobiliari, con un crollo di circa 12 punti percentuali.
Locazioni effettuate- Circa il mercato delle locazioni, Giammaria ha evidenziato che: “solo l’1,3% degli intervistati romani ha preso in affitto un immobile nel biennio considerato. Sul lato dell’offerta, nel biennio 2013-2014 l’1,7% ha concesso in affitto un’abitazione per un lungo periodo”.
Mutui - Riguardo i mutui il Presidente di Tecnoborsa ha sottolineato che: “Tra coloro che hanno acquistato una casa, il 47,8% ha fatto ricorso a un finanziamento o a un mutuo, valore in calo di ben 15,4 punti percentuali rispetto a quello riscontrato nella precedente rilevazione”.
Gli acquirenti romani in media hanno richiesto un importo pari al 45% del prezzo pagato per l’immobile, valore sostanzialmente allineato con le altre grandi città. Quanto ai canali utilizzati per reperire il finanziamento, dalle risposte fornite dal campione romano è risultato che il 54,5% si è recato presso la propria banca, a dimostrazione di un elevato grado di fidelizzazione del rapporto bancario; il 36,4% si è rivolto ad altri istituti di credito; il 9,1% ha ottenuto il mutuo on line.
Inoltre, il 61,8% delle famiglie che hanno acceso un mutuo negli ultimi due anni ha impegnato fino al 30% del proprio reddito annuo per il pagamento delle rate, il che denota una certa prudenza sia da parte dell’istituto che eroga il finanziamento sia da parte delle famiglie; il 27,3% ha impegnato per la rata dal 30% al 40% del proprio reddito; il restante 10,9% oltre il 40%.
Acquisti previsti- Giammaria ha affermato che: “Prendendo in esame il solo comparto delle compravendite previste per il biennio 2015-2016, solo l’1,5% degli intervistati a Roma avrebbe intenzione di acquistare un’abitazione, valore in linea con la media delle sei grandi città”.
Come per chi ha già comprato una casa, chi pensa di farlo è spinto dalla necessità di acquistare un’abitazione principale (61%), quindi, chi acquisterà nel prossimo futuro lo farà prevalentemente per la necessità di avere una casa propria o per migliorare le proprie condizioni abitative; il 19,5% pensa di acquistare un casa per metterla a reddito; il 9,7% intende comprare una seconda casa per parenti prossimi o una casa per le vacanze, a pari merito.
Vendite previste - Spostando l’analisi dalla parte delle previsioni di offerta dei privati emerge che nel biennio 2015-2016 l’1,4% delle famiglie intervistate ha intenzione di vendere un immobile. Come per le intenzioni d’acquisto anche per le vendite si registra un decremento della percentuale.
Locazioni previste- Concludendo, Giammaria ha evidenziato che: “Andando a vedere il mercato delle locazioni future, l’1% degli intervistati residenti a Roma pensa di prendere in affitto un immobile nel biennio 2015-2016 e, mettendo a confronto l’Indagine 2014 con quella 2015, è salita la quota di coloro che pensano di prendere in locazione un’abitazione. Sul lato dell’offerta prevista, è emerso che l’1,5% degli intervistati pensa di concedere in locazione un immobile, valore decisamente inferiore a quello rilevato nell’Indagine precedente”.