Indagine Tecnoborsa 2016: Le famiglie romane e il mercato immobiliare

Tags: Comunicati Stampa, 2016

SubTitle: Lavori e sicurezza in condominio e in casa propria



a cura del Centro Studi sull'Economia Immobiliare - CSEI Tecnoborsa


Roma, 29 luglio 2016

Il Centro Studi sull’Economia Immobiliare di Tecnoborsa – Csei, ha intervistato 650 famiglie romane chiedendo loro se nel biennio 2014 - 2015 avevano effettuato a vario titolo – ristrutturazioni, risparmio energetico e sicurezza – lavori nel condominio in cui risiedono e/o in casa propria con un occhio alle intenzioni future da parte di coloro che finora non hanno fatto interventi di questo tipo.
Per quanto riguarda i lavori condominiali, oltre il 35% ha eseguito opere e si è trattato principalmente della sostituzione della caldaia, dell’isolamento termico delle pareti e dell’impianto elettrico.
Invece, per ciò che concerne l’interno della propria abitazione, quasi il 10% delle famiglie a Roma ha ristrutturato un appartamento di proprietà ma un’elevata percentuale ha rinnovato solo una parte dell’immobile e, in particolare, i servizi.
Inoltre, per il risparmio energetico sono stati eseguiti lavori da un 10% di famiglie e, in questo caso, si è trattato in primo luogo della sostituzione degli infissi e della caldaia ma c’è stato anche un 20% di costoro che hanno installato un impianto solare sia per acqua calda che per riscaldamento.
Per la sicurezza in casa i valori si raddoppiano e c’è stato un 20% di famiglie che hanno sentito l’esigenza di rendere più sicura la propria dimora installando, innanzitutto, l’impianto antifurto, le porte d’ingresso blindate e le telecamere. Da sottolineare che quasi l’80% delle famiglie che vivono a Roma teme molto/abbastanza i furti e il 70% le rapine, infatti c’è anche un 23% che si è tutelato in parte con una polizza assicurativa.


Lavori condominiali - Complessivamente, dall’Indagine 2016 su Roma risulta che il 46,8% delle famiglie romane vive in un condominio e questo dato medio è piuttosto rilevante, poiché investe la metà dei soggetti intervistati.
Valter Giammaria, Presidente di Tecnoborsa ha affermato che: “Il 36,8% delle famiglie la cui abitazione fa parte di un condominio ha dichiarato di aver fatto eseguire interventi di ristrutturazione riguardanti l’edificio; in particolare, il 19,4% ha affrontato lavori di una certa entità, mentre il restante 17,4% ha eseguito solo interventi minori. Invece, per quanto riguarda l’aspetto del risparmio energetico in condominio c’è un 27% di famiglie romane che ha risposto affermativamente”.
Entrando nello specifico, il 37,8% ha dichiarato che i lavori hanno riguardato la sostituzione della caldaia; il 29,3% l’isolamento termico dell’edificio; il 28% l’impianto elettrico; il 10,9% l’impianto solare – di cui l’8,5% per l’acqua calda sanitaria, solo l’1,2% per il riscaldamento e l’1,2% per entrambi – e, infine, il restante 4,9% altri interventi.

Lavori per la sicurezza nel condominio - Un dato a parte contempla i lavori per la messa in sicurezza da intrusioni di terzi nello stabile ed è risultato che ben nel 30% circa dei casi sono stati presi provvedimenti in tal senso.

Lavori di ristrutturazione dentro casa - “Spostando l’analisi sulle famiglie di Roma che hanno eseguito lavori all’interno della propria abitazione nel biennio 2014-2015 – ha sottolineato il Presidente – il 9,4% degli intervistati ha dichiarato di aver ristrutturato tutto o in parte l’interno di un’abitazione di proprietà; in particolare, nel 9,2% dei casi tali lavori hanno riguardato la casa in cui vivono e solo lo 0,2% una seconda casa. Invece, tra il 90,6% di coloro che non hanno fatto interventi il 64,5% ha affermato che non ce n’era stato bisogno, il 24,8% ha dichiarato di avervi rinunciato a causa dei costi troppo elevati, mentre l’1,4% pensa di farli in un prossimo futuro”.
Da un focus su coloro che hanno dichiarato di aver ristrutturato un’abitazione è emerso che il 6,6% ha fatto lavori che hanno coinvolto l’intera casa, mentre la stragrande maggioranza, cioè il 93,4%, è intervenuto solo parzialmente; tra questi ultimi il 36,8% ha eseguito interventi sugli infissi, il 31,6% sui pavimenti, il 28,1% sulle pareti e solo il 3,5% sugli impianti.
A coloro che sono intervenuti parzialmente nella propria abitazione è stato chiesto, inoltre, quali ambienti fossero stati stati interessati dai lavori: i servizi si presentano ai primi posti, infatti il 64,9% ha ristrutturato la cucina e il 50,9% uno o più bagni; il 42,1% è intervenuto nel soggiorno, il 28,1% nelle camere da letto, infine un 28,1% in tutti gli altri ambienti come studio, office, corridoi, ripostigli, spogliatoi, etc.
A tutti coloro che hanno eseguito opere in casa è stato inoltre chiesto il motivo che li aveva spinti: il 67,2% ha voluto rinnovare l’immobile; il 19,7% ha preferito il comfort di una casa ergonomica; il 13,1%, a parità di punteggio, ha optato per una casa cablata e/o per altri motivi non meglio specificati, infine un residuale 6,6% ha inteso razionalizzare gli spazi.

Risparmio energetico nella propria abitazione - Per quanto concerne l’ambito degli interventi mirati al risparmio energetico nelle case il Presidente ha sottolineato che: “Il 10% delle famiglie romane ha dichiarato di aver ristrutturato l’abitazione principale, mentre tra coloro che hanno affermato di non aver eseguito questo tipo di lavori ben l’85,4% ha ritenuto che non fossero necessari, il 5,4% ha ammesso di non averli fatti a causa dei costi troppo elevati e un restante 0,5% pensa di farlo nel prossimo futuro”.
Tra gli interventi più frequenti sono stati indicati: la sostituzione delle finestre al primo posto col 29,2%, seguita dalla sostituzione della caldaia al 27,7%, dall’installazione dei pannelli solari per riscaldamento e produzione di acqua calda al 20% e il rifacimento dell’impianto elettrico al 18,5%. A seguire, ma con un certo distacco, si trovano l’impianto solare solo per il riscaldamento (9,2%), l’impianto di condizionamento e l’impianto solare solo per la produzione di acqua calda a parità di punteggio (7,7%), infine vi sono vari interventi non indicati (6,2%).
A titolo di curiosità, tra i piccoli accorgimenti adottati dalle famiglie romane per non sprecare energia troviamo: al primo posto spegnere le luci quando si passa da un ambiente a un altro per il 66,6% degli intervistati, seguiti dal 65,1% che utilizza lampadine a basso consumo; il 50% spegne gli apparecchi tv e radio a fine giornata; il 39,8% dichiara di aver acquistato elettrodomestici che consumano poco; il 20,6% ha installato vetri termici e ha coibentato la struttura; il 12,3% regola le valvole termostatiche dei singoli radiatori mentre lo 0,9% adotta altre piccole attenzioni. Tuttavia, c’è un 4,3% di intervistati che ha dichiarato di non seguire nessun comportamento virtuoso.


Lavori per la sicurezza dentro casa - “Spostando l’analisi sulle famiglie romane che hanno eseguito lavori per la sicurezza all’interno della propria abitazione nel biennio 2014-2015 – ha continuato il Presidente – Tecnoborsa ha verificato che il 20,4% ha adottato contromisure per difendersi da eventuali intrusioni in casa propria e, di questi, il 18,5% lo ha fatto nell’abitazione dove risiede abitualmente, l’1,5% in una seconda casa e il restante 0,4% in un altro immobile; invece, tra coloro che non hanno fatto interventi di questa natura il 74,6% non lo ha ritenuto necessario, il 6,9% vi ha rinunciato per motivi economici e un marginale 0,8% si ripromette di farlo in futuro prossimo”.
Entrando nel dettaglio dei lavori eseguiti a protezione della casa il 48% ha installato l’allarme antifurto e il 37% ha provveduto a blindare la porta; a seguire, ma con valori più bassi, sono state adottate le telecamere (23,6%), le grate di protezione (18,9%), i cani da guardia (17,3%), le tapparelle metalliche con bloccaggi (8,7%); infine, un 6,3% lascia accese le luci all’interno e/o all’esterno della casa quando è assente e un residuale 3,1% ha installato una cassaforte nel muro.

Il sentiment delle famiglie romane sulla sicurezza in casa - Il tema della sicurezza in casa – al di là dei lavori effettuati – riguarda anche la percezione della zona in cui si vive e i timori verso furti e rapine nonchè la verifica dei danni effettivamente subiti.
Infatti, a Roma, il 12,6% delle famiglie che ha preso provvedimenti anti intrusione ha dichiarato che la propria zona è molto sicura, mentre ben il 49,6% l’ha definita abbastanza sicura; viceversa, il 29,1% la avverte come poco sicura e solo il restante 8,7% la ritiene per niente sicura.
Il Presidente Giammaria a tal riguardo ha dichiarato che: “Quanto alla paura di un furto in casa, il 25,2% si dichiara molto preoccupato; di contro, il 53,4% è piuttosto in pensiero mentre il 21,4% è relativamente preoccupato. Invece, per quanto riguarda il timore di subire una rapina in casa il 39,7% si sente molto minacciato e il 30,6% è abbastanza in pena, mentre il 29,7% è poco allarmato”.
Pure l’eventualità di subire danni nell’abitazione a seguito dell’intrusione di terzi genera una certa apprensione nelle famiglie romane, però il 58,6% in fondo si sente abbastanza sicuro, il 26,9% teme il rischio in una certa misura, mentre il 14,5% è molto in pena.
Infine, il 70,9% di chi ha subito in passato almeno un furto in casa ha avuto il danno maggiore a causa dei beni asportati, mentre il 29,1% ha avuto la maggior perdita economica per i danneggiamenti riportati.
Proprio per tutelarsi, almeno dal danno economico, il 23,1% delle famiglie ha stipulato una polizza contro il furto, un valore ancora di molto inferiore alle reali paure già viste ma in linea con il dato nazionale.