N°120 Panorama di Economia Immobiliare - LOCAZIONI

Da un’analisi condotta da Solo Affitti sugli sfratti per morosità e, in particolare, sulla categoria socio-demografica dell'inquilino che subisce uno sfratto per mancato pagamento del canone di locazione, è emerso che sono le famiglie con figli (43,6%) e i single (32,5%) a faticare maggiormente nel far fronte alla principale spesa fissa mensile, l'affitto, una volta perso o ridottosi il reddito a disposizione. Meno fragili sembrano essere le coppie senza figli (17,5) e le persone che condividono l'appartamento senza alcun vincolo di legame di natura familiare (6,4%).
Secondo le rilevazioni di Immobiliare.it, la crisi economica non ha fatto ridurre di molto i prezzi degli affitti per gli studenti fuori sede: l’indagine, realizzata prendendo in considerazione l’offerta di stanze sul portale nelle 15 città italiane con la maggior presenza di studenti fuori sede, ha rivelato che la richiesta media ammonta a 380 euro per una stanza singola e a 280 per un posto letto in doppia, dei veri e propri dazi che chi non è vincitore di alloggio deve pagare pur di studiare nella città prescelta. Nel dettaglio, è Milano a detenere lo scettro di città universitaria più cara d’Italia: la richiesta media per una stanza singola qui è pari a 480 euro, praticamente il 26%in più della media nazionale, mentre per la doppia si spendono 320 euro; numeri molto elevati, questi, che crescono ancora se si sceglie di alloggiare nelle zone più centrali o comunque comode per raggiungere le principali università milanesi: in zona Centro Storico, ad esempio, la richiesta media supera i 590 euro al mese. Seconda in classifica per i prezzi è Roma, dove la maggiore estensione territoriale contribuisce a far abbassare la somma media richiesta: 410 euro al mese per una singola e 300 per una doppia. Ma, anche in questo caso, la prossimità al centro storico della Capitale fa lievitare i prezzi a oltre 500 euro. A seguire, le città con i prezzi degli affitti più elevati sono le tradizionali destinazioni degli universitari italiani ma anche di tanti stranieri: Firenze (360 euro per la singola, 260 per il posto in doppia), Bologna (330 per una stanza singola, 240 per la doppia) e Torino (320 euro per la singola, 220 per il posto in una stanza condivisa); si risparmia al Sud, con prezzi medi per la singola sotto i 200 euro a Catania e Palermo. La differenza di prezzo dell’offerta è strettamente connessa alle attrattive che le diverse città hanno non solo per gli studenti, ma anche per i giovani lavoratori; è con loro, infatti, che matricole e non devono contendersi le stanze disponibili: milioni di persone, spesso precarie, che guadagnano troppo poco per potersi permettere un alloggio per conto loro e sempre più spesso, ormai, vivono in condivisione, fenomeno che fa lievitare la domanda di questa tipologia di affitto nelle città più produttive del Paese. Altro fattore interessante che emerge dall’indagine riguarda il proprietario dell’immobile: il 14% dell’offerta presente su Immobiliare.it vede tra gli inquilini anche il padrone di casa, fenomeno recente, quello degli affitti parziali, che sembra ormai una realtà consolidata nel mercato immobiliare italiano. L’indagine ha poi analizzato le richieste delle inserzioni alla ricerca dell’inquilino: ebbene, l’affittuario perfetto ha al massimo 35 anni, non possiede animali (non graditi nel 68% dei casi) ed è una donna (il 41% degli annunci richiede esplicitamente una persona di sesso femminile); infine, il 44% degli inserzionisti si dichiara gay friendly.


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N°120 - Agosto 2014 Panorama di Economia Immobiliare