N°123 Panorama di Economia Immobiliare - LOCAZIONI
Secondo Solo Affitti negli ultimi cinque anni i canoni di affitto delle abitazioni si sono ridotti del 12,5% e i negozi hanno registrato quasi un tracollo (-26%), ora l’effetto Expo rilancia le locazioni ma solo a Milano (+6,7% nei primi nove mesi del 2014), mentre continua il calo a Bari (-9,8%) e Roma (-5,5%) e frena la caduta a Firenze (-0,6%), Bologna (-0,3%) e Napoli (+0,5%). A rilevare questo scenario è il Rapporto sulle locazioni 2014 elaborato, con il supporto scientifico di Nomisma, da Solo Affitti, il franchising immobiliare leader in Italia nella locazione con 350 agenzie (di cui 40 in Spagna). In un panorama nazionale di arretramento contenuto (-1,6%) dei canoni d’affitto nel 2014 ci sono ancora città che registrano cali vicini alla doppia cifra proseguendo la caduta generale dei due anni precedenti (2012 e 2013). La cedolare secca ha soppiantato ormai la tassazione Irpef: nelle principali città del Paese, oggetto dell’indagine, viene preferita in quasi 9 nuovi contratti su 10 (87%) e si spinge anche oltre in città: la cedolare secca al 10% nei contratti a canone concordato ha maggiore successo a Bologna (83%) Genova (70%), Roma (69%), Venezia (64%) e Firenze (61%). Complice il mancato rinnovo degli accordi territoriali tra Comuni e associazioni di inquilini e proprietari, a Milano e Napoli il canone concordato non può essere utilizzato e di conseguenza i proprietari possono solo sfruttare la tassazione cedolare a livello del 21% (più del doppio di quella applicata ai contratti a canone concordato), così come gli inquilini non possono usufruire di canoni calmierati. Il prezzo medio di locazione nei capoluoghi di regione del nostro Paese nel 2014 è di 507 euro. Occorrono mediamente dai 38 ai 55 euro in più se l’appartamento è ammobiliato (545 euro) o dotato di garage (562). Milano è la città più cara per gli affitti e, rispetto al 2013, supera anche Roma. Secondo le rilevazioni di Solo Affitti cresce l’impiego dei contratti di locazione con canone concordato (dal 24,4% al 37,1%), che si avvicinano ai contratti liberi 4+4 (in calo dal 45,1% del 2013 al 39,8% di quest’anno). In diminuzione i contratti transitori, che passano dal 28,9% del 2013 al 20,9% dei primi nove mesi del 2014. Cresce rispetto al 2013 la quota di locatari che prende in affitto un appartamento come abitazione principale (dal 46% al 50,3%), una tendenza ancora più elevata a Napoli, Aosta, Potenza e Venezia (70% ciascuna). Meno della metà sono i lavoratori in trasferta (25,1%) e gli studenti fuori sede (22,9%). Le coppie senza figli (36,9%) rappresentano la tipologia di inquilino più comune, ma anche quelle con figli sono comunque piuttosto numerose, più di un quarto del totale (27,5%); i single, invece, rappresentano un quinto del totale (21,9%). Cresce ancora rispetto all’anno scorso (dall’11,7% al 13,7%), il fenomeno della condivisione di uno stesso appartamento da parte di più persone e succede più spesso nelle città universitarie. Il tempo medio necessario a trovare un appartamento è di 2,5 mesi, sostanzialmente in linea con il 2013 (2,6). Si impiega meno per arrivare alla firma del contratto in centro e semicentro, poco più di 2 mesi, mentre nelle zone di pregio e in periferia ci vogliono quasi 3 mesi.
Per Fiaip nel 54% degli intervistati i prezzi delle locazioni hanno fatto registrare invece un calo del 5%. Nel mercato delle locazioni turistiche settimanali, formula sempre più diffusa tra gli italiani nel 2014, un 54% fotografa una diminuzione dei prezzi degli immobili, mentre per il 41% degli agenti immobiliari Fiaip evidenzia come i prezzi delle locazioni delle case per vacanza sono rimasti stabili e solo il 5% fotografa un aumento. Il numero di compravendite immobiliari nel settore turistico rispetto al 2013 è rimasto stabile per il 37% degli intervistati, per il 21% è stato negativo e per il 26% molto negativo. L’andamento del mercato delle locazioni è rimasto stabile per il 47% degli agenti immobiliari intervistati, solo per il 21% si è avuta una stagione positiva, mentre per il 32% l’andamento è stato negativo.
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