N°127 - Panorama di Economia Immobiliare - Febbraio 2015

SubTitle: LOCAZIONI

Per quanto riguarda le locazioni Fiaip evidenzia che, rispetto al 2013, i prezzi hanno subito una flessione (-5,34%), per il comparto abitativo, mentre per il commerciale la diminuzione è di circa il 12,29%. Aumentano del 6,09% i contratti di locazione ad uso abitazione, mentre per quelli ad uso diverso si riscontra una flessione di circa il 7,11% per i negozi, che diventa più sensibile per le unità immobiliari ad uso ufficio e raggiunge il 13,19% per i capannoni. Inoltre, il mercato delle locazioni indica, per il comparto residenziale, un aumento dell’offerta: il 46% del campione ha rilevato un incremento del numero dei contratti. La maggioranza dei contratti di compravendita e di locazione vengono effettuati verso cittadini dell’Unione Europea; stabile rispetto al 2013, invece, la percentuale di contratti conclusi con clienti extracomunitari. Per quanto riguarda le locazioni delle abitazioni, sono stazionari i bilocali (miniappartamenti), al 37%, stabili i trilocali al 37%, con ubicazione in zone semicentrali 31% e stazionari nelle zone centrali 38%; diminuiscono le richieste per alloggi in affitto in periferia ed estrema periferia. Per lo stato di conservazione degli alloggi locati è richiesto il buono stato nella misura del 57% e l’alloggio ristrutturato nel 24%. Dal report 2014 emerge una forte diminuzione generale dei prezzi anche per le locazioni immobiliari in tutte le città e la palma d’oro per la diminuzione dei prezzi degli immobili residenziali va a Cagliari che nel 2014 segna un calo per il prezzo medio delle locazioni del -10,38%; i restanti cali spaziano tra il -10,16% di Roma e il -10,13% di Firenze, passando dal -8,79% di Bologna al -6,11% di Napoli e dal -5% di Milano al -1,67% di Torino.
Per Solo Affitti da quando è iniziata la crisi del mercato delle compravendite, quello dell’affitto ha visto un continuo aumento del numero delle transazioni che ha portato a un totale di quasi 1.300.000 contratti stipulati all’anno in Italia. In sei anni, dal 2007 al 2013, il numero dei contratti di locazione è aumentato del 28,5%, mentre quelli delle compravendite sono scesi del 50,2%. D’altronde, per quanto agli italiani continui a piacere l’idea di diventare proprietari della propria abitazione, è necessario fare i conti con la difficoltà, se non vera impossibilità, di accedere a un mutuo, e non certo per l’intero valore dell’immobile da comprare; infine, è evidente la vivacità del mercato a giudicare dal tempo necessario a chiudere le trattative, nell’uno e nell’altro caso.
Agenzia delle Entrate e il Dipartimento delle Finanze del Ministero dell’Economia, in collaborazione con il partner tecnologico Sogei e l’Istituto Poligrafico e Zecca dello Statohanno rilevato che, complessivamente, le persone che nel 2012 hanno immobili locati sono più di 4,5 milioni, in crescita di circa l’11,2% rispetto ai 4,1 milioni del 2010. Il 34,2% dei locatori ha un’età compresa tra 51 e 70 anni, seguono quelli con età compresa fra 31 e 50 anni (il 24,1%) e gli ultrasettantenni (21,5%). Il numero dei contratti di locazione stipulati nel 2012 (5,4 milioni), è aumentato del 15,9% rispetto al 2010, con un incremento del 6,7% per il canone annuo medio percepito. La rendita da locazione annua più elevata si registra al Centro (11.500 euro), dove i valori immobiliari risultano più alti e con una crescita del 4,3% rispetto al 2010; segue il Nord, con 10.000 euro di canone da locazione annuo e una crescita del 9,2%; infine, il Sud e le Isole dove la locazione frutta in media 7.500 euro l’anno (+3%).


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