N°151 - Panorama di Economia Immobiliare - Marzo 2016
SubTitle: MUTUI
A febbraio 2016 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.826,8 miliardi di euro, è nettamente superiore, di quasi 150 miliardi, all'ammontare complessivo della raccolta da clientela, 1.678,2 miliardi di euro. Sempre nello stesso mese è risultata positiva la variazione annua del totale prestiti all'economia (che include anche la Pubblica amministrazione), +0,6%, in crescita rispetto al -0,2% del mese precedente. Inoltre, anche il totale dei finanziamenti in essere a famiglie e imprese ha presentato una variazione lievemente positiva (+0,04%), nei confronti di febbraio 2015, in aumento rispetto al -0,6% del mese precedente e assai migliore rispetto al -4,5% di novembre 2013, quando aveva raggiunto il picco negativo ed è tornato sui valori di aprile 2012. Sulla base degli ultimi dati ufficiali disponibili, relativi a gennaio 2016, l’ammontare complessivo dei mutui in essere delle famiglie ha registrato una variazione positiva dello 0,8% nei confronti di fine gennaio 2015 confermando, pertanto, la ripresa del mercato dei mutui. Dalla fine del 2007, prima dell’inizio della crisi, ad oggi i prestiti all’economia sono passati da 1.673 a 1.826,8 miliardi di euro, quelli a famiglie e imprese da 1.279 a 1.414 miliardi di euro. I tassi di interesse sui prestiti si sono posizionati in Italia su livelli ancora più bassi e il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni si è attestato al 2,40%, toccando il minimo storico (2,49% il mese precedente; 5,72% a fine 2007). Sul totale delle nuove erogazioni di mutui circa i due terzi sono mutui a tasso fisso e il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese si è collocato all’1,90%, 2,03% il mese precedente (5,48% a fine 2007). Il tasso medio sul totale dei prestiti è risultato pari al 3,20%, toccando il minimo storico (3,25% il mese precedente; 6,18% prima della crisi, a fine 2007). Le sofferenze nette (cioè al netto delle svalutazioni già effettuate dalle banche), a fine gennaio 2016 sono pari a 83,6 miliardi di euro rispetto agli 89 miliardi di dicembre, in diminuzione di oltre 5 miliardi di euro. Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali è risultato pari al 4,64% a gennaio 2016, dal 4,94% di dicembre 2015 (4,50% a gennaio 2015; 0,86%, prima dell’inizio della crisi). Nel mese di febbraio 2016 lo spread fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie permane in Italia su livelli particolarmente bassi, a febbraio 2016 è risultato pari a 206 punti base (209 punti base il mese precedente), prima dell’inizio della crisi finanziaria tale spread superava i 300 punti (329 punti percentuali a fine 2007).
OSSERVATORIO SUL MERCATO DEI MUTUI – MUTUIONLINE.IT
Durante i primi due mesi del 2016 è proseguito il trend dei mutui di surroga che si sono attestati sul 65,3% delle erogazioni totali, seguiti con il 28,6% dai mutui per acquisto della prima casa, in diminuzione rispetto al I semestre del 2015. Tra le forme di mutuo maggiormente erogate nel mese di febbraio 2016 si è confermato il tasso fisso con il 74,3% delle sottoscrizioni rispetto al tasso variabile per il quale si è registrato il 22%. Per quanto riguarda la durata, invece, la maggioranza dei mutui erogati ha avuto una durata di 20 anni (il 26,3%) e di 15 anni (il 23,9%). Inoltre, ammonta al 29,3% la richiesta di mutui per le classi di Loan-to-Value (LTV) tra il 71% e l’80% del valore dell’immobile, con il 20,9% dei mutui effettivamente erogati che conferma un tale LTV. L’importo medio dei mutui erogati è stato pari a 116.319 euro, in lieve calo rispetto al I semestre del 2015 (116.872 euro). A livello di localizzazione geografica i mutui erogati si sono distribuiti per il 41,7% nel Centro, seguiti dal Nord Italia con il 37,2%, dal Sud (15%) e dalle Isole (6,2%).
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