N°153 - Panorama di Economia Immobiliare - Aprile 2016

SubTitle: COMPRAVENDITE E LOCAZIONI

COMPRAVENDITE IMMOBILIARI DI FONTE NOTARILE – ISTAT
Nel IV trimestre 2015 le convenzioni notarili per trasferimenti immobiliari a titolo oneroso, pari a 183.786, registrano un aumento del 9,1% sullo stesso trimestre del 2014. La ripresa del mercato immobiliare nell'ultimo trimestre dell'anno riguarda però solo il comprato dell'abitativo e accessori, in crescita del 10% (171.517 trasferimenti di proprietà), sull'ultimo trimestre del 2014. I trasferimenti di unità immobiliari ad uso economico, pari a 11.121, registrano invece un calo del 2,5%. Considerando l'intero 2015, il mercato immobiliare risulta in crescita per il secondo anno consecutivo, dopo una serie negativa iniziata nel 2006: i trasferimenti a titolo oneroso di unità immobiliari (625.305 in tutto), segnano un +5,2% sul 2014. Anche per il risultato annuale gli andamenti sono differenziati fra le diverse tipologie immobiliari: le convenzioni di compravendita di unità immobiliari ad uso abitazione e accessori (584.822), registrano un aumento del 5,7% mentre quelle ad uso economico chiudono l'anno con un calo dell'1,3%, per un totale di 36.891 trasferimenti. Complessivamente il 2015 si afferma come l'anno della ripresa, soprattutto per gli Archivi Notarili Distrettuali dei grandi centri; considerando tutti i comparti immobiliari, le grandi città registrano, infatti, un aumento tendenziale del +5,6%, a fronte del +4,8% dei piccoli centri. A livello territoriale la ripresa delle convenzioni traslative di unità ad uso abitazione e accessori interessa tutte le ripartizioni, con valori sopra la media nazionale nel Nord-Est (+8,8%) e nel Nord-Ovest (+6,3%) e aumenti più contenuti nelle Isole (+5,4%), al Sud (+3,7%) e al Centro (+3,6%). I trasferimenti di unità immobiliari ad uso economico risultano invece in crescita soltanto al Centro (+1,9%) e nelle Isole (+1,5%).

SINGLE E COMPRAVENDITE – TECNOCASA
Nel II semestre del 2015 le compravendite realizzate attraverso le reti Tecnocasa e Tecnorete presenti sul territorio nazionale hanno visto nel 46,8% dei casi acquirenti single (questa categoria è composta da celibi/nubili, separati/divorziati e vedovi) e la percentuale è sostanzialmente uguale a quella registrata un anno fa, nel II semestre del 2014. A livello nazionale la tipologia più acquistata da questo target è stata il trilocale (36%), seguita dal bilocale (27,8%); ville, villette, rustici, loft, case indipendenti e semindipendenti compongono insieme il 13,8% degli acquisti. Nel Bel Paese il 44,8% dei single che ha comprato attraverso le agenzie del Gruppo Tecnocasa ha un’età compresa tra 18 e 34 anni, il 29,1% ha fra 35 e 44 anni, seguiti da percentuali in progressiva decrescita all’aumentare dell’età. L’86,5% delle compravendite da parte di single riguarda l’acquisto dell’abitazione principale, il 10,4% l’investimento e il 3,1% la casa vacanza e, rispetto a un anno fa, queste percentuali sono rimaste sostanzialmente invariate. Sempre nella seconda parte del 2015, il 58,2% dei single ha usufruito dell’ausilio di un mutuo bancario, mentre il 41,8% ha comprato in contanti. Percentuali simili si erano registrate un anno fa (il 56,5% di acquisti con mutuo e il 43,5% di acquisti senza mutuo). Per quanto riguarda il mercato delle locazioni, il 52,5% degli inquilini ha preso casa in affitto per scelta abitativa, il 38,3% per motivi di lavoro e il 9,2% per motivi legati allo studio.

COME SI È EVOLUTA LA CASA DEGLI ITALIANI DAGLI ANNI ‘50 AD OGGI – CASA.IT E LG
Dall’analisi emerge il ruolo dominante della zona living, più ampia in media del 45%, che accoglie la cucina; minore spazio per le camere da letto, mentre cresce l’esigenza di più bagni anche in ambienti piccoli. Allo stesso tempo l’innovazione tecnologica anticipa questo mutamento proponendo soluzioni di design e di arredo: se da un lato aumentano le dimensioni di TV e frigorifero per altri elettrodomestici, come la lavatrice, aumenta la capacità rimanendo di dimensioni standard. Nel corso dei decenni le case degli italiani hanno dato espressione al cambiamento della cultura, degli usi e dei costumi di un intero Paese: la suddivisione degli spazi lo racconta attraverso stanze che oggi, rispetto al passato, si sono modificate radicalmente creando ambienti più funzionali e ridefinendo l’organizzazione della vita domestica. Un esempio lampante è dato dalla zona living, protagonista assoluta dei nostri tempi e a cui si dedica il 40-45% della superficie totale occupata; un luogo che ha incluso la cucina, che prima ricopriva una porzione piccola e separata, dando forma a un ambiente più ampio e accogliente che concepisce il cibo come un momento di grande socialità. Dunque la cucina, da locale considerato di servizio, con il passare del tempo è cresciuta per importanza e dimensioni fino a diventare parte integrante della zona living e questa tendenza, già in atto dagli anni ’90, si è ormai consolidata soprattutto in appartamenti di metratura inferiore ai 90 mq. Se nelle abitazioni costruite negli anni ’60 nel 95% dei casi la cucina era un locale a sé stante, negli ultimi 10 anni il locale dedicato è scomparso andandosi a integrare con il soggiorno ed è questa oggi l’area degli appartamenti moderni che si può considerare più importante, se non altro in termini di metratura. In un immobile di 100 mq l’area living oggi è circa il 40-45% del totale nel caso di cucina open space e il 35% nel caso di cucina separata. Negli anni ’60 la camera da letto era considerata un ambiente più centrale nella vita domestica e la sua superficie poteva arrivare a misurare fino a 20 mq all’interno di un appartamento di 100 mq; oggi, in appartamenti delle stesse dimensioni, la camera da letto misura in media circa 13 mq e questa tendenza è andata sempre di più affermandosi con la moda della cabina armadio, ricavata in appartamenti a partire dai 95 - 100 mq. Anche il bagno ha subito una trasformazione in termini di spazi occupati: tra gli anni ’50 e ’70 all’interno degli appartamenti ne era presente solo uno, generalmente di ampie dimensioni (superiori ai 12 mq), oggi, invece, anche in appartamenti più piccoli (70 mq), si tende a progettare interni che abbiano almeno due bagni, ma di dimensioni minori; la nuova tendenza è il bagno “en suite”, accessibile e ricavato direttamente dalla camera da letto.


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