N°154 - Panorama di Economia Immobiliare - Maggio 2016

SubTitle: MUTUI

MONETE E BANCHE – BANCA D’ITALIA
A marzo sono scesi i tassi d’interesse sui finanziamenti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie e sono stati pari al 2,68% (2,76% nel mese precedente). I tassi d'interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie di importo fino a 1 milione di euro sono risultati pari al 2,57% (2,73% nel mese precedente); quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia all’1,39% (1,34% a dicembre). I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,49% (come nel mese precedente). I tassi di variazione sui dodici mesi dei prestiti al settore privato è risultato pari allo 0,3%, alle famiglie all’1,1% e allo -0,3% alle società non finanziarie (a febbraio erano rispettivamente 0,6%, 1% e 0,3%).

RAPPORTO IMMOBILIARE RESIDENZIALE 2016 – AGENZIA DELLE ENTRATE E ABI
Gli acquisti di abitazioni tramite mutuo ipotecario ammontano a 193.350 unità, circa il 45% delle abitazioni acquistate da persone fisiche, guadagnando quasi un quinto degli scambi rispetto all’anno precedente. Il capitale complessivo erogato cresce del 19,4%, passando dai 19,3 miliardi di euro del 2014 ai 23 miliardi del 2015. L’area che detiene la maggior quota del capitale è il Nord-Ovest (37%) seguita dal Centro (25%), mentre le Isole registrano la minor quota (6%). Stabili il capitale medio erogato, pari a 119mila euro, e la durata media del mutuo (22,5 anni), mentre continua il calo del tasso d’interesse che nel 2015 perde ancora 0,65 punti percentuali, portandosi al 2,75%. Grazie a questi fattori diminuisce mediamente la rata mensile, passando dai 631 euro del 2014 ai 592 euro del 2015.

BUSSOLA MUTUI I TRIMESTRE 2016 – CRIF E MUTUISUPERMARKET
Indici di riferimento Euribor e Irs ai loro valori minimi storici (con un Irs a 20 anni di poco superiore all’1% e un Euribor 3 mesi in territorio negativo a -0,25%), assieme a politiche commerciali sempre più aggressive da parte dei principali istituti di credito creano nel I trimestre 2016 condizioni estremamente favorevoli per privati e famiglie che intendono sottoscrivere un nuovo finanziamento casa. Per un’operazione di mutuo di 120.000 euro, durata 20 anni, valore immobile 200.000 euro, i migliori spread si posizionano sul I trimestre 2016 attorno all’1,5% per i mutui a tasso variabile e 1,2% per i mutui a tasso fisso e queste favorevoli condizioni contribuiscono a sostenere la domanda di nuovi mutui, che nel I trimestre 2016 fa segnare una crescita pari al +31% rispetto al I trimestre 2015. La dinamica positiva dei tassi di interesse, assieme a un progressivo miglioramento delle aspettative di ripresa economica, spingono sempre più privati e famiglie a riconsiderare il progetto acquisto casa. La dinamica in corso è confermata anche dall’incidenza delle nuove erogazioni con finalità acquisto prima e seconda casa sul totale delle erogazioni sul canale online, che continua a crescere anche nel I trimestre 2016, arrivando a spiegare il 35% del totale nuove erogazioni contro un 28% del III trimestre 2015. Tale aumento è da porsi anche in relazione alla progressiva riduzione del bacino di potenziali mutuatari interessati a surrogare il proprio mutuo dopo trimestri in cui già molte famiglie hanno optato per il trasloco del proprio finanziamento. A questo riguardo va comunque considerato che nell’intero anno 2015 l’incidenza delle surroghe è stata pari a quasi un quarto dei mutui. Al contempo, guardando l’importo medio delle nuove domande di mutuo, si registra un leggero aumento dello stesso dopo diversi trimestri di continua contrazione: l’importo medio richiesto, dopo aver toccato un minimo nel IV trimestre 2015, pari a circa 119.600 euro, aumenta nel I trimestre 2016 sino a quasi 122.000 euro ma tale valore medio richiesto rimane ben lontano dai picchi registrati nel 2010, superiori ai 140.000 euro. Contribuisce alla ripresa della domanda di mutui di acquisto casa anche l’andamento dei prezzi degli immobili residenziali che nel I trimestre 2016 segna di nuovo una consistente ulteriore riduzione, pari a -3,6%, dopo aver registrato un -3,2% nel IV trimestre 2015 (e un -2,4% sull’intero anno 2015 rispetto al 2014). Analizzando le diverse tipologie di immobili residenziali, nel I trimestre 2016 il prezzo/mq per gli immobili usati registra una contrazione del -3,8% mentre il prezzo/mq dei nuovi immobili subisce una minore riduzione, pari a -0,4%. Molti privati e famiglie dimostrano di comprendere la dinamica dei prezzi attualmente in essere e, di conseguenza, stanno tornando a considerare con convinzione il tema acquisto casa.


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