N°159 - Panorama di Economia Immobiliare - Agosto 2016

SubTitle: COMPRAVENDITE E LOCAZIONI

STUDENTI FUORI SEDE, PREZZI IN AUMENTO DEL 4%; IN ITALIA AFFITTARE UNA STANZA COSTA 400 EURO AL MESE – IMMOBILIARE.IT
Riapre i battenti il mercato degli affitti per gli studenti universitari, che tornano in queste ore ad affollare le principali città italiane alla ricerca di una stanza in cui soggiornare per i prossimi mesi. Chi, tra gli oltre 850mila fuori sede (dati del Ministero dell’Interno), non ha diritto a un alloggio negli studentati verrà però accolto da una brutta notizia: dovrà spendere, in media, 400 euro per una stanza singola e 280 euro per un posto letto in doppia. Immobiliare.it ha condotto un’indagine sul mercato della locazione per gli universitari e, dall’analisi dell’offerta di stanze nelle 14 città italiane con la maggior presenza di studenti fuori sede, risulta che i prezzi medi richiesti ad agosto 2016 sono cresciuti del 4% per le stanze singole e del 2% per i posti letto in doppia. È sempre Milano, come nelle rilevazioni effettuate negli anni precedenti, la città in cui costa di più una stanza singola o un semplice posto letto: i prezzi medi richiesti per entrambe le soluzioni sono ulteriormente cresciuti e il capoluogo lombardo è l’unica città in cui i canoni locativi medi vanno oltre la soglia dei 500 euro. Per una stanza singola servono infatti 510 euro, cifra che supera del 28% il dato nazionale e del 5% il valore registrato nello scorso anno; per la doppia se ne spendono 345 (+2% rispetto al 2015). Non deve davvero badare a spese, però, chi punta a vivere nel cuore della città: nelle zone più centrali la richiesta media per la stanza singola è pari a circa 600 euro al mese. Seconda nella classifica è la città di Roma, in cui i prezzi medi restano più bassi per via della sua maggiore estensione territoriale e per la presenza di zone del Comune molto distanti dai principali poli universitari: si spendono mediamente 440 euro al mese per una singola (valore in crescita significativa, +6% rispetto al 2015) e 300 euro per un posto letto in doppia (+3%). Anche in questo caso, isolando le zone più vicine al centro storico o alle università, i prezzi delle singole superano mediamente i 500 euro mensili. Terzo posto fra le città universitarie con i prezzi degli affitti più salati a Firenze, destinazione prediletta tanto dai fuori sede italiani quanto dagli studenti di tutta Europa che qui svolgono il programma Erasmus; però, in controtendenza rispetto alla situazione nazionale, in questa città i prezzi rispetto allo scorso anno scendono del 4% per la stanza singola e addirittura del 9% per la doppia: nel primo caso si spendono 355 euro, nel secondo solo 250 euro. Bologna, solitamente quarta, adesso è solo sesta con 325 euro, mentre per affittare una stanza singola a Torino servono 340 euro e 235 euro per il posto letto in doppia – e una singola a Siena costa 330 euro (il posto in doppia 240 euro al mese); queste ultime, Torino e Siena, registrano una crescita media dei prezzi di circa l’8%. Si conferma la regola per cui per risparmiare bisogna scegliere facoltà universitarie nel Sud Italia, solitamente meno ambite da chi si sposta dal suo luogo d’origine per studiare: Catania e Palermo sono le città che occupano il fondo della classifica, rispettivamente con 200 e 180 euro al mese per una stanza. Altro elemento che contribuisce a determinare le differenze di prezzo dell’offerta nelle varie città è rappresentato dalle opportunità che quei luoghi offrono ai giovani lavoratori under 35, precari e non, alla ricerca di una stanza (e non un intero appartamento); la condivisione, per loro, più che una scelta di vita è un’esigenza legata ai bassi salari e alle incertezze della precarietà. Se l’aumento dei prezzi, soprattutto per le stanze singole, è stato rilevato in quasi tutte le città analizzate, alcune località sembrano aver registrato maggiori oscillazioni: per le singole le città che hanno visto i prezzi crescere di più sono state Venezia e Padova (+9% in un anno), mentre le uniche città in calo sono Palermo (-8%) e Firenze (-4%).

CASA: LIEVE DIMINUZIONE DEI COSTI PER IL MANTENIMENTO DELL'ABITAZIONE, MA LA CASA RIMANE UNO DEI PROBLEMI PRINCIPALI DELLE FAMIGLIE. NECESSARIE 17,9 ANNUALITÀ DI STIPENDIO PER L'ACQUISTO DI UN APPARTAMENTO – FEDERCONSUMATORI
La casa e i costi ad essa connessi rappresentano uno dei problemi principali degli italiani e, proprio sulla base di tale considerazione, come ogni anno l’Osservatorio Nazionale della Federconsumatori ha monitorato i costi relativi al mantenimento di una casa (prendendo ad esempio un appartamento-tipo di 90 mq in una zona semicentrale di una grande area metropolitana), che nel 2016 risultano pari a: 1.684,20 euro al mese per un appartamento in affitto (-9,25 euro al mese rispetto al 2015) e 1.098,70 euro al mese per un appartamento di proprietà (-52,50 euro al mese rispetto al 2015). Dunque, i costi complessivi hanno subito una diminuzione rispetto allo scorso anno, dovuta soprattutto alla eliminazione della Tasi per la prima casa e sul tipo di abitazione presa in considerazione che, lo scorso anno, pesava per un importo pari a circa 51,00 euro mensili. Tra i costi in diminuzione si trovano quelli relativi all'affitto e ai mutui, nonché all'utenza telefonica e al riscaldamento. A crescere, invece, sono soprattutto le voci relative alla Tari, al servizio idrico, alla manutenzione e al condominio. Alla luce di tali aggiornamenti e complice anche un lieve calo dei prezzi delle abitazioni, scende il numero di mensilità necessarie per l’acquisto dell’appartamento-tipo preso in considerazione, pari a circa 17,9 annualità di stipendio. La ricerca dimostra come la spesa per la casa rappresenti uno dei problemi principali delle famiglie, un problema reso ancora più grave dalla situazione di crisi vissuta in questi anni.


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