N°159 - Panorama di Economia Immobiliare - Agosto 2016

SubTitle: MUTUI

MONETE E BANCHE – BANCA D’ITALIA
A giugno sono scesi i tassi d’interesse sui finanziamenti erogati nel mese alle famiglie per l’acquisto di abitazioni, comprensivi delle spese accessorie, che sono stati pari al 2,55% (2,61% nel mese precedente). I tassi d'interesse sui nuovi prestiti alle società non finanziarie di importo fino a 1 milione di euro sono risultati pari al 2,36% (erano al 2,53% nel mese precedente); quelli sui nuovi prestiti di importo superiore a tale soglia all’1,34% (1,22% a maggio). I tassi passivi sul complesso dei depositi in essere sono stati pari allo 0,45% (0,46% nel mese precedente). I tassi di variazione sui dodici mesi dei prestiti al settore privato è risultato pari a 0,6%, alle famiglie all’1,4% e a -0,1% alle società non finanziarie (a maggio erano rispettivamente 0,8%, 1,5% e 0,3%).

BAROMETRO MUTUI: LUGLIO 2016 – CRIF
Dopo l’inaspettata flessione registrata nel mese di giugno, anche luglio ha fatto registrare una contrazione del numero di domande di nuovi mutui ipotecari e surroghe da parte delle famiglie italiane, con un -1,7% rispetto al corrispondente mese del 2015. Si tratta del secondo campanello d’allarme consecutivo dopo 35 rilevazioni ininterrottamente caratterizzate da un segno positivo; va però sottolineato come il confronto sia fatto con mesi che si caratterizzavano per un forte incremento delle richieste e, inoltre, che l’incidenza dei mutui di sostituzione sta progressivamente diminuendo; peraltro, lo scivolamento in area negativa a giugno e luglio non inficia più di tanto la performance positiva della domanda cumulata nei primi 7 mesi del 2016. Nello specifico, la variazione del numero di richieste aggregate nel periodo gennaio-luglio, è stata pari a +12,3% rispetto lo stesso periodo dello scorso anno; continua, quindi, il progressivo recupero verso i volumi pre-crisi, anche se rimane un piccolo gap da colmare rispetto al 2010. Queste le principali evidenze che emergono dall’analisi della variazione del numero delle domande di mutui ipotecari e surroghe (vere e proprie istruttorie formalmente presentate agli istituti di credito, quindi non semplici richieste di informazioni o preventivi online), contribuite in Eurisc, il Sistema di Informazioni Creditizie di Crif che raccoglie i dati relativi a oltre 78 milioni di posizioni creditizie. Al contempo, con 125.449 euro mediamente richiesti il mese di luglio fa segnare il valore più elevato dall’inizio del 2015. Inoltre, il recupero degli importi medi richiesti si sta progressivamente consolidando dopo l’inversione del trend registrato all’inizio dell’anno in corso, anche se nel breve periodo si prevede difficile un ritorno su valori vicini ai 140.000 euro che caratterizzavano gli anni pre-crisi. Relativamente alla distribuzione delle richieste di mutuo per classe di importo, anche a luglio quella in cui si sono maggiormente concentrate le richieste è stata, ancora una volta, quella compresa tra 100 e 150.000 euro, con una quota pari al 29,4% sul totale, seguita da quella al di sotto dei 75.000 euro, con il 27,7%. Per quanto riguarda invece la distribuzione della domanda di mutui per classi di durata, quella compresa tra 16 e 20 anni risulta la più richiesta dagli italiani, con il 23,6% del totale. Nel complesso va evidenziato come 2/3 delle richieste (il 67% del totale, per la precisione), prevedano una durata superiore ai 15 anni, a conferma della propensione delle famiglie italiane verso piani di rimborso che consentono di ridurre il peso della rata mensile sul reddito disponibile e sui risparmi. Infine, osservando la distribuzione della domanda di mutui in relazione all’età del richiedente, l’ultimo aggiornamento del Barometro Crif mette in evidenza come anche nel mese di luglio si riscontri una maggior concentrazione nella fascia di età compresa fra i 35 e i 44 anni, con una quota pari al 36,1% del totale.

L’ESTATE CALDA DEI MUTUI – MUTUIONLINE
L’estate non rallenta il ritmo del mercato dei mutui e fa rilevare un aumento delle erogazioni di finanziamenti per l'acquisto della prima casa del 45,6%, in crescita rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, quando ci si era fermati a un 27,2%. La prima evidenza del mese è un importante aumento dell’importo medio richiesto, che si afferma come il più alto registrato da inizio 2015: 127.282 euro in luglio, 122.320 euro quello effettivamente erogato, contro i 115.953 euro del semestre precedente, il valore più alto in questo caso registrato dal secondo semestre 2014, quando aveva segnato 121.798 euro in media. Nello specifico, la seconda metà dell'anno conferma la crescita di richieste di mutui di importo compreso fra i 100mila e i 150mila euro con il 33,2%, contro il 31,2% del periodo precedente e nel range fra i 50mila e i 150mila euro che segna il 36,1%, in calo rispetto al 37,1% dello scorso semestre. Differenti i numeri se si guarda alle erogazioni, con la fascia 150mila-200mila euro in crescita di 5,5 punti percentuali (17,2% contro 11,7% del mese precedente) e la fascia 50mila-100mila euro in calo di 4,8 punti percentuali (da 42,5% a 37,3%). L’evidenza più rilevante del mercato dei mutui continua tuttavia a essere il tasso di interesse: nel momento di massimo ribasso dei tassi, il fisso cresce prendendosi il 76,2% delle richieste (era 65,5% nel primo semestre dell’anno). L’erogato è del 61,2%, contro il 32,8% dei mutui concessi a tasso variabile. Cresce sempre da parte degli istituti di credito la concessione di finanziamenti a tasso misto, segnando il 2,5% contro l’1,2% del semestre scorso. Sul lato delle richieste c’è ancora un’alta percentuale di surroghe, che crescono al 55,3% contro il 49,2% del periodo precedente. Il 34,1% della domanda ha invece come finalità l’acquisto della prima casa e il 5,1% di una seconda casa. Se ci si sposta sulle erogazioni, le surroghe si riducono sensibilmente, assorbendo il 48,7% del totale dell’offerta contro il 57,2% del semestre scorso. L’acquisto della prima casa riguarda il 45,6% delle erogazioni. La finalità consolidamento e liquidità è solo l’1,5% del totale dei finanziamenti concessi. Variano di poco i dati relativi al loan-to-value, che segna una netta prevalenza dell’intervallo 70-80% del valore dell’immobile con il 30,1% delle richieste (era 29,4% nel semestre scorso) e il 17,1% del valore compreso tra 60-70% (16,5% nel semestre scorso). Interessante rilevare che dal lato delle erogazioni crescono i finanziamenti concessi per il 70-80% del valore dell’immobile, passando dal 21,3% al 27,5% e lo stesso dicasi per il range tra il 60 e il 70% con il 22,9% delle erogazioni contro il 16,3% del semestre precedente. La distribuzione geografica della domanda, così come quella dell’offerta di mutui, rimane quasi inalterata rispetto allo scorso semestre, con il Centro Italia che guadagna lo 0,9% e si porta al 40,3% confermandosi come la più attiva come richieste; il Nord perde qualcosa con il 36,9% e il Sud arretra anche di pochi decimi percentuali facendo segnare il 15,2% delle richieste; infine, il 7,6% della domanda viene dalle Isole. Lo stesso dicasi per le erogazioni, che presentano uno scarto ancora più elevato e fanno registrare un 43% contro il 39,6% del Nord e il 12,3% del Sud; il 5,1% appartiene alle Isole. Il 46,4% dei richiedenti ha un’età compresa fra i 36 e i 45 anni, dato che cresce per le erogazioni che fanno registrare il 49,4% dell’offerta per coloro che rientrano in questa fascia di età. L’83,2% dei richiedenti ha una percentuale che sale nelle erogazioni effettive al 90,3%.


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