N°170 - Panorama di Economia Immobiliare - Febbraio 2017

SubTitle: COMPRAVENDITE E LOCAZIONI

OUTLOOK 2017 – SCENARI IMMOBILIARI
Il mercato immobiliare europeo corre e quello italiano cammina: questa la sintesi dell’Outlook 2017 di Scenari Immobiliari, con le previsioni sui mercati europei e italiano. Nel corso del 2016 il fatturato immobiliare italiano è cresciuto del 2,7% (114 miliardi di euro), contro il 4,6% degli altri Paesi europei; solo nel Regno Unito si è registrata una perdita significativa del -14%. Il divario è destinato a restare anche nel corrente anno. In Italia il mercato dovrebbe crescere del 4% e dell’8,4% in Europa, sui livelli degli Stati Uniti; è in ripresa anche il mercato inglese. Ormai la crisi è superata ma siamo in una fase di ‘ripresina’ del mercato nazionale, poiché disoccupazione che non cala e tassazione elevata rappresentano ostacoli a una vera ripresa, nonostante una domanda potenziale stimata in 850mila case; comunque, si prevedono almeno 550mila compravendite residenziali nel corso del 2017. Anche se lo scenario internazionale è dominato da Brexit e dalle incertezze sulle elezioni in vari Paesi europei, l’attenzione dei grandi investitori è orientata al settore immobiliare e l’Europa è una destinazione primaria. L’Italia resta interessante perché ha quotazioni ancora ritenute basse e rendimenti interessanti, ma la domanda è focalizzata su Milano e Roma ed è frenata da carenza di prodotto idoneo in diversi segmenti di mercato.

COSA ASPETTARSI DAL MERCATO? – TECNOCASA
Il mercato immobiliare ha finalmente intrapreso la strada dell’uscita da una crisi molto lunga e si sta avviando verso una fase caratterizzata dalla stabilità dei prezzi e dall’aumento delle transazioni. I segnali che arrivano dalle reti Tecnocasa e Tecnorete sono positivi: c’è desiderio di acquistare casa grazie alla fiducia ritrovata e ad un accesso al credito decisamente migliorato negli ultimi mesi e che dovrebbe confermarsi anche per il futuro. Dal 2008 il trend dei prezzi è stato sempre negativo nelle grandi città, nell’hinterland delle grandi città e nei capoluoghi di provincia: nelle prime il valore degli immobili è diminuito del 38,7%, nell’hinterland delle stesse del 40,4% e nei capoluoghi di provincia del 41,1%. Nei primi nove mesi del 2016 le compravendite residenziali hanno registrato un segno positivo (+20,4%) e questo grazie alla presenza dei prezzi più bassi e alla ripresa del mercato dei mutui. Le compravendite per il 2017 sono attese ancora in aumento (tra +6% e +8%) e questo trend interesserà tutte le realtà territoriali. Sul versante prezzi ci si aspetta una chiusura dell’anno con un calo tra -2% e 0% e un leggero aumento (tra 0% e +2%), per il 2017 ma solo per le grandi città, mentre per i capoluoghi di provincia e per l’hinterland delle grandi città occorrerà aspettare il 2018. Anche il sentiment espresso dagli operatori è orientato in tal senso e l’andamento dell’economia e dell’occupazione, nonché il comportamento degli istituti di credito che rimarranno comunque prudenti, contribuiranno a confermare o meno questo scenario di mercato. Scenario che vede nella consapevolezza del reale valore dell’immobile da parte degli acquirenti, dei venditori ma soprattutto da parte dei professionisti del settore del real estate, un elemento importante per il corretto funzionamento del mercato. Se così fosse vorrebbe dire che la lunga crisi immobiliare qualcosa, forse, avrà insegnato.

DOVE PREFERISCONO VIVERE I SINGLE – RE/MAX
Secondo un’indagine condotta da Re/max, l’8,4% degli italiani vive da solo e la percentuale è leggermente più alta tra gli uomini rispetto alle donne. Inoltre, la maggior parte dei single preferisce vivere in affitto, mentre una quota minore, che ha a disposizione un budget compreso tra i 100.000 e i 250.000 euro, a volte anche con il supporto di un mutuo, decide di acquistare una soluzione immobiliare dalla metratura più contenuta. Sempre dai dati raccolti 43% degli italiani che sceglie di vivere da solo preferisce la vita in città, soprattutto per le maggiori attrattive e possibilità di svago offerte; il 33% al divertimento preferisce abitazioni più ampie situate in località di provincia distanti dai centri città; il 17% dei single non vuole rinunciare a vivere nella natura e per questo opta per soluzioni ancora più lontane dalle città; infine, solo il 7% sceglie la vita da pendolare percorrendo ogni giorno diversi chilometri per recarsi al lavoro in città.


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