N°184 - Panorama di Economia Immobiliare - Ottobre 2017
SubTitle: MUTUI
A fine settembre 2017 l'ammontare dei prestiti alla clientela erogati dalle banche operanti in Italia, 1.763,2 miliardi di euro è nettamente superiore, di quasi 44,3 miliardi, all'ammontare complessivo della raccolta da clientela, 1.718,9 miliardi di euro. Dai dati al 30 settembre 2017 emerge che i prestiti a famiglie e imprese sono in crescita su base annua di +1,4%, proseguendo la positiva dinamica complessiva del totale dei prestiti in essere (per il settimo mese consecutivo il tasso di crescita annuo è superiore all’1%). Tale evidenza emerge dalle stime basate sui dati pubblicati dalla Banca d’Italia, relativi ai finanziamenti a famiglie e imprese (calcolati includendo i prestiti non rilevati nei bilanci bancari in quanto cartolarizzati e al netto delle variazioni delle consistenze non connesse con transazioni, ad esempio variazioni dovute a fluttuazioni del cambio, ad aggiustamenti di valore o a riclassificazioni). Sulla base degli ultimi dati ufficiali, relativi ad agosto 2017, si conferma la ripresa del mercato dei mutui e l’ammontare totale dei mutui in essere delle famiglie registra una variazione positiva di +2,6% rispetto ad agosto 2016 (quando già si manifestavano segnali di miglioramento). A settembre 2017 i tassi di interesse applicati sui prestiti alla clientela si collocano su livelli molto bassi: il tasso medio sul totale dei prestiti è pari al 2,76%, nuovo minimo storico (2,78% il mese precedente e 6,18% prima della crisi, a fine 2007). Con l’1,97% nuovo minimo storico anche del tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni (2,11% ad agosto 2017, 5,72% a fine 2007). Sul totale delle nuove erogazioni di mutui circa i due terzi sono mutui a tasso fisso. Il tasso medio sulle nuove operazioni di finanziamento alle imprese risulta pari a 1,68%, era 1,60% il mese precedente (5,48% a fine 2007). Le sofferenze nette (cioè al netto delle svalutazioni e accantonamenti già effettuati dalle banche con proprie risorse), ad agosto 2017 sono fortemente scese collocandosi a 65,3 miliardi di euro (toccando il valore più basso da marzo 2013); un valore in riduzione sia rispetto ai 66 miliardi del mese precedente sia rispetto al dato di dicembre 2016 (86,8 miliardi). In particolare, la riduzione è di quasi 24 miliardi rispetto al livello massimo delle sofferenze nette raggiunto a novembre 2015 (88,8 miliardi). Il rapporto sofferenze nette su impieghi totali si è ridotto a 3,83% ad agosto 2017 (era 4,89% a fine 2016). Il margine (spread), fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sulla raccolta a famiglie e società non finanziarie permane in Italia su livelli particolarmente bassi, a settembre 2017 risulta pari a 182 punti base (183 punti base il mese precedente), in marcato calo dagli oltre 300 punti base di prima della crisi finanziaria (329 punti base a fine 2007); in media nel 2016 tale differenziale è risultato pari a 1,98 punti percentuali (2,11 p.p. nel 2015).
DECISIONI DI POLITICA MONETARIA – BCE
Nella riunione del 26 ottobre il Consiglio direttivo della Bce ha adottato le seguenti decisioni di politica monetaria: i tassi di interesse sulle operazioni di rifinanziamento principali, sulle operazioni di rifinanziamento marginale e sui depositi presso la banca centrale rimarranno invariati rispettivamente allo 0,00%, allo 0,25% e al -0,40%. Il Consiglio direttivo continua ad attendersi che i tassi di interesse di riferimento della Bce si mantengano su livelli pari a quelli attuali per un prolungato periodo di tempo e ben oltre l’orizzonte degli acquisti netti di attività.
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