N°20 - Report CSEI-Tecnoborsa Gennaio 2013
Per quanto riguarda l’andamento dei prezzi delle abitazioni, in media, nei primi tre trimestri del 2012, sono diminuiti dell'1,8% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, sintesi di un aumento del 2,7% dei prezzi delle abitazioni nuove e di una diminuzione del 3,7% dei prezzi di quelle esistenti. C’è da notare che, in un anno segnato da compravendite a picco, recessione e tassazione alle stelle il repricing si è accentuato solo a partire dalla seconda parte dell’anno appena trascorso, approdando ai grandi mercati, in special modo quello della Capitale. Il 2013 non avrà un andamento molto diverso dal 2012, difficile ipotizzare una svolta nel mercato immobiliare, soprattutto se lo scenario economico non dovesse dare segnali di ripresa. Occorre però precisare che in questo scenario si aprono delle opportunità di acquisto: il ribasso dei prezzi che si è avuto nel 2012 e quello che ci sarà nel 2013 potrà consentire a coloro che hanno un capitale o che potranno ottenere un mutuo la possibilità di acquistare a prezzi molto vantaggiosi. Nel campo dell’edilizia, invece, la caduta dei livelli produttivi ha coinvolto tutti i comparti, anche la produzione di nuove abitazioni che negli ultimi sei anni ha perso il 54,2%; solo il comparto della riqualificazione degli immobili residenziali ha mostrato un aumento dei livelli produttivi. Nel comparto delle locazioni è cresciuto il numero degli affitti condivisi, ovvero di coloro che hanno ceduto a terzi una porzione della casa in cui vivono: la domanda, nel corso del 2012, è raddoppiata, passando dal 9% al 18%. Inoltre, nel primo semestre del 2012 i prezzi degli affitti per gli appartamenti destinati agli universitari sono calati rispetto al periodo precedente e la sempre maggiore attenzione degli studenti riguardo al budget da destinare per l’affitto fa sì che, nella scelta dell’immobile da abitare, abbiano un peso decisivo la presenza di riscaldamento autonomo e di spese condominiali il più possibile contenute. Infine, a novembre 2012, i prestiti bancari destinati alle famiglie per l’acquisto di abitazioni – pari a 366 miliardi di euro – hanno segnato una variazione annua prossima allo zero, valore inferiore a quello medio dell’Area euro, mentre l’ultimo mese del 2012 si è chiuso con un -27% per il terzo mese consecutivo, a evidenziare comunque un certo rallentamento del calo delle richieste. A ulteriore conferma della cautela adottata dalle famiglie italiane in questa delicata fase del ciclo economico va considerata anche la progressiva diminuzione dell’importo medio richiesto per i mutui, che nel 2012 ha fatto registrare un ulteriore calo. | ||