N°21 - Report CSEI-Tecnoborsa Febbraio 2013

Tags: Report CSEI, 2013

Informazioni e Tendenze Immobiliari

Il I semestre del 2013 sarà caratterizzato da una stagnazione del volume degli scambi e da una continua pressione ribassista da ascriversi essenzialmente al clima di sfiducia generalizzato dei potenziali acquirenti che, in attesa della definizione di una più saggia politica fiscale messa in atto dal nuovo governo che sia incentrata, quantomeno, sulla chiarezza delle imposte e del loro ammontare, resteranno in parte alla finestra e in parte attenderanno tempi migliori riversandosi, momentaneamente, sul mercato degli affitti. Soltanto nel II semestre 2013, a condizione che siano stati avviati i processi di ammodernamento strutturale di tutta la politica economica e fiscale sull’immobiliare e sia stata migliorata la governance dell’eurozona affinché gli Istituti di credito possano riversare parte della ritrovata liquidità a favore delle attività produttive e delle famiglie, il mercato, lentamente, riprenderà. Nelle more, chi aveva comunque programmato di investire nel mattone sarà agevolato dai prezzi delle abitazioni che, pur mantenendosi al ribasso, continueranno a garantire, in un momento di grande volatilità dei mercati, il potere d’acquisto del capitale, nonché un più che accettabile rendimento di circa il 4%, considerando che la casa rimane sempre il miglior investimento a medio lungo termine e in Italia non è prevista alcuna bolla immobiliare in quanto la propensione all’acquisto resta elevata. Rimane ancora al Nord-Ovest la palma per le migliori opportunità d’investimento nell’ambito residenziale, uffici, commerciale e industriale e Milano è la capitale italiana dei rendimenti immobiliari: con una profittabilità del 4,4% (ai livelli di un Btp a 10 anni), il capoluogo meneghino batte Roma (3.9%) e si situa al top delle città con il rendimento migliore a livello internazionale.
Intanto, il mercato delle locazioni indica, per il comparto residenziale, una sostanziale stabilità e un’offerta in aumento: il 45% degli agenti ha rilevato un incremento del numero dei contratti e, per lo stato di conservazione degli alloggi affittati, è richiesto il buono stato nella misura del 54% e l’alloggio ristrutturato nel 24%.
E’ in calo il costo del denaro: i tassi d'interesse sui finanziamenti erogati alle famiglie per l'acquisto di abitazioni sono diminuiti al 3,92%, mentre quelli sulle nuove erogazioni di credito al consumo sono calati al 9,06%. A ulteriore conferma della cautela in questa delicata fase del ciclo economico va considerata anche la progressiva diminuzione dell’importo medio richiesto per i mutui, che nel mese di gennaio ha fatto registrare un ulteriore calo, attestandosi su &#128 127.769 contro una media di &#128 131.445 del 2012. Rispetto al III trimestre 2012, nel IV trimestre gli spread offerti risultano stabili per i mutui a tasso variabile (+7 punti base), mentre mostrano un leggero recupero di competitività per i mutui a tasso fisso.

Versione Completa Online (567 kb)