N°24 - Report CSEI-Tecnoborsa Maggio/Giugno 2013
Le aspettative sull’andamento dei prezzi nel breve termine restano orientate al ribasso, anche se la quota di operatori che ne anticipa una flessione congiunturale è lievemente scesa. Invece, il terziario ha registrato una perdita delle transazioni del 26,1% rispetto al 2011, il commerciale del 24,5% e il settore produttivo del 19,7%. Il dato è in linea con quello relativo al settore residenziale che, nel 2012, ha registrato un -26% di compravendite rispetto al 2011. Il termometro della crisi immobiliare è ancora più evidente se paragonato con i prezzi massimi del 2007, poiché il mercato delle grandi città ha ceduto circa il 20% del valore. Tra le Province dove si è registrato il numero maggiore di annunci che indicano una diminuzione del prezzo di listino spicca Roma, dove la frequenza di sconti sullo stock d’immobili disponibili sul mercato è del 6,9%, a evidenziare la rigidità della domanda nel mercato capitolino. Invece, la locazione si sta spegnendo sotto il peso di una tassazione che le ha tolto ogni redditività ma, nonostante questo, i contratti di locazione sono in incessante aumento considerato l’ultimo triennio, al punto che – rispetto al 2010 – le locazioni sono cresciute del 7% nel 2011 e del 15% nel 2012. La cedolare secca, malgrado tutto, trascina le locazioni. La dinamica dei finanziamenti a famiglie e imprese si conferma in lieve flessione: la variazione annua è pari a -3,1% a maggio 2013, lo stesso valore di aprile 2013. L’andamento è in linea con l’evoluzione delle principali grandezze macroeconomiche (Pil e Investimenti). Il rallentamento della dinamica dei prestiti è generalizzato in tutti i principali Paesi europei, con l’eccezione della Francia. Sempre a maggio 2013, i tassi di interesse sui prestiti sono in ulteriore flessione e sempre su livelli bassi: il tasso medio sul totale dei prestiti è risultato pari al 3,75%; il tasso medio sulle nuove operazioni per acquisto di abitazioni è al 3,67%. Inoltre, rispetto al 2006, le convenzioni notarili per i mutui con costituzione di ipoteca immobiliare sono diminuite del 54,7% e sono state in particolare le Isole (-46,9%) e il Sud (-40,5%) a registrare una maggiore contrazione dei finanziamenti. Evidentemente, la dinamica negativa che stiamo registrando è strettamente riconducibile alla estrema fragilità del quadro congiunturale complessivo, con le compravendite che nel corso dell’ultimo anno si sono di fatto riposizionate su volumi nemmeno lontanamente paragonabili a quelli registrati negli anni di picco, tra il 2004 e il 2008. | ||