N°27 - Report CSEI-Tecnoborsa Ottobre 2013
Nel biennio appena trascorso solo il 4,4% degli intervistati ha acquistato un’abitazione e, rispetto all’Indagine Tecnoborsa 2011, c’è stato un calo di 0,3 punti percentuali (ossia del -6,4%), ma la città più attiva è stata Roma con il 5,8% di transazioni. Tuttavia, nel I semestre 2013 la domanda di abitazioni, soprattutto quando si parla di prima casa per alcune categorie tra cui giovani e stranieri, fatica ancora ad essere soddisfatta mentre, per quanto riguarda i potenziali acquirenti che hanno liquidità immediata, si registra una maggiore propensione all’acquisto, rispetto al quadro attendista che aveva caratterizzato il 2012. Per la fine del 2013 si prevede una stabilizzazione in termini di volumi scambiati, solo con lievi cali rispetto al 2012. In tale contesto le iniziative a sostegno delle famiglie per l’acquisto della prima abitazione, unite alla riattivazione del circuito del credito, potrebbero contribuire a dare stimolo alla ripresa delle transazioni. Nonostante sugli immobili di prestigio l’offerta sia limitata, si registra comunque negli ultimi tempi una maggiore possibilità di scelta per il potenziale acquirente che temporeggia fin quando non trova l’immobile più adatto alle proprie esigenze e ciò ha determinato un allungamento delle tempistiche di vendita. Si può dire che in alcune zone i prezzi hanno raggiunto il fondo, ciononostante il mercato è in un situazione di blocco perchè perdurano le condizioni d’incertezza economica, con un effetto depressivo sulla domanda tra i grandi mercati. Nel contempo, è ulteriormente cresciuta la rischiosità dei prestiti e le sofferenze nette sono risultate ad agosto 2013 pari a quasi 73,5 mld, le lorde 141,8 mld. Tra coloro che hanno acquistato una casa, il 49,2% ha dichiarato di aver fatto ricorso a un finanziamento o a un mutuo, valore decisamente inferiore a quelli riscontrati in passato e va segnalato che per tutto il 2011-2012 è continuato il trend decrescente delle famiglie che hanno fatto ricorso a una forma di finanziamento per comprare un’abitazione. Circa l’86% delle famiglie che hanno acceso un mutuo negli ultimi due anni ha impegnato mediamente fino al 40% del proprio reddito annuo per il pagamento delle rate, il che denota una certa prudenza sia da parte degli istituti che erogano il finanziamento sia da parte delle famiglie. Dall’analisi delle garanzie richieste dagli istituti di credito a tutela del prestito erogato nel 32% dei casi, oltre all’ipoteca sul bene acquistato, è stata richiesta dalla banca una garanzia aggiuntiva al fine di poter accedere al mutuo. Infine, il comparto abitativo, a partire dal 2008, è stato caratterizzato da una significativa contrazione dell’attività produttiva e in sei anni il livello degli investimenti in nuove abitazioni si è ridotto del 51,6% in termini reali. | ||