N°28 - Report CSEI-Tecnoborsa Novembre 2013
Continua il trend negativo del mercato immobiliare italiano nel III trimestre dell’anno, seppure a ritmi decelerati rispetto ai trimestri precedenti. Per i prossimi mesi si prevede ancora un ribasso dei valori e si ritiene che l’anno possa chiudersi con una contrazione dei valori compresa tra -8% e -6%, mentre le compravendite potrebbero oscillare tra 420 e 450 mila transazioni. Si segnala più decisione in coloro che possono acquistare ma che, fino ad oggi, non si erano mossi in attesa dell’evoluzione del mercato immobiliare e le motivazioni sono molteplici: diminuzione dei prezzi degli immobili dall’inizio della fase ribassista, proprietari sempre più propensi a rivedere le richieste al ribasso per vendere l’immobile, abbondante offerta immobiliare che consente di scegliere l’abitazione più adatta alle caratteristiche desiderate e la consapevolezza della ormai avviata normalizzazione del mercato. Contemporaneamente, schiacciati dal peso della crisi e con il costo della vita che aumenta sempre più molti anziani sacrificano la propria casa: nei primi dieci mesi del 2013 si è registrato un vero e proprio boom della vendita di immobili in nuda proprietà con un aumento del 12,5% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Le transazioni in nuda proprietà (che rappresentano il 7,3% del totale delle transazioni), vedono un calo degli atti tra familiari (per motivi successori e fiscali) e un aumento di quelli propriamente di mercato. Inoltre, a seguito del perdurare della crisi e dei suoi effetti, la rischiosità dei prestiti in Italia è ulteriormente cresciuta ed è sempre in flessione la dinamica dei finanziamenti a famiglie e imprese in Italia. L’andamento è in linea con l’evoluzione delle principali grandezze macroeconomiche (Pil e Investimenti), ed è confermato anche dai recenti dati pubblicati dall’Istat e relativi al III trimestre del 2013. Infine, per quanto riguarda i tassi di interesse sui prestiti in Italia, si sono assestati su livelli storicamente bassi. Il 60,9% delle famiglie che hanno acquistato o tentato di acquistare un immobile, nel biennio 2011-2012, sono ricorse all’aiuto di un’agenzia immobiliare e/o altri consulenti per effettuare una transazione immobiliare e la figura dell’agente immobiliare tiene bene anche rispetto agli anni scorsi dunque, come sempre, l’agenzia immobiliare rimane il canale più utilizzato. Mettendo a confronto la domanda e l’offerta rispetto ai singoli canali di intermediazione l’agenzia immobiliare viene preferita sia da chi vende sia da chi acquista ma vi ricorre maggiormente chi ha ceduto un immobile. Inoltre, ben l’86% di chi è riuscito a vendere un immobile nel biennio 2011-2012 lo ha fatto valutare prima di immetterlo sul mercato e, per quanto concerne il tipo di figura professionale utilizzata per stimare i beni oggetto delle compravendite, l’agente immobiliare è preferito sia da chi acquista che da chi vende ma il ricorso all’agenzia da parte di chi vende è di gran lunga superiore. | ||