N°29 - Report CSEI-Tecnoborsa Gennaio 2014
Dal 2007 al 2012 le compravendite di abitazioni sono diminuite del 45%, nel 2013 e il calo potrebbe arrivare al 50% (400.000 abitazioni vendute), poichè le famiglie che hanno manifestato l'intenzione di acquistare casa sono state 907.000 ma solo il 53,5% è riuscito a realizzare l'acquisto. Da tenere presente che, dal 2007 al 2012, il risparmio netto annuo delle famiglie italiane è sceso da 4.000 a 1.300 euro. Di contro, la flessione congiunturale dei prezzi registrata nel terzo trimestre 2013 è l’ottava consecutiva ed è di ampiezza doppia rispetto a quella rilevata nel secondo, mentre la diminuzione dei prezzi su base annua è pari al 5,3% ed è la settima consecutiva. Al calo congiunturale contribuiscono le diminuzioni dei prezzi sia delle abitazioni esistenti sia di quelle nuove. Inoltre, per quanto concerne le compravendite immobiliari nelle grandi città e nei capoluoghi di provincia il 2014 potrebbe non essere molto diverso dall’anno che si è appena concluso, soprattutto se non ci saranno cambiamenti sul fronte dell’erogazione del credito e sul fronte dell’occupazione, i due elementi che più di tutti hanno inciso in questi anni sull’andamento del mercato immobiliare. Tuttavia, le tipologie abitative in buono stato potrebbero avere performance migliori rispetto a quelle che necessitano di interventi di ristrutturazione che, infatti, saranno vendute solo se immesse sul mercato a prezzi decisamente vantaggiosi poiché è chiaro che sull’andamento delle compravendite molto influirà un aggiustamento dei prezzi in linea con le possibilità degli italiani. Infine, a seguito del perdurare della crisi e dei suoi effetti, la rischiosità dei prestiti in Italia è ulteriormente cresciuta e a novembre 2013 le sofferenze nette sono risultate pari a 75,6 mld, le lorde a 149,6 mld. Comunque, la seconda metà del 2013 registra un’inversione di tendenza per quanto riguarda il numero di domande di mutui da parte delle famiglie italiane, che tornano a crescere del +4,6% dopo due anni di profonda crisi durante i quali la domanda si è contratta complessivamente del -42% nel 2012 e del -19% nel 2011. Se comprare casa è sempre difficile, chi può ristruttura la propria: le detrazioni fiscali per le ristrutturazioni hanno dato slancio alla voglia degli italiani di mettere in ordine casa e le domande di questa tipologia di mutuo sono cresciute di cinque punti percentuali in appena sei mesi. | ||