N°35 - Report CSEI-Tecnoborsa Luglio/Agosto 2014

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Informazioni e Tendenze Immobiliari

Nel III trimestre 2014 emergono segnali contrastanti sull’andamento del mercato immobiliare italiano: sono aumentati gli agenti che hanno venduto o locato almeno un immobile e l’accesso al finanziamento per l’acquisto dell’abitazione mediante mutuo è risultato più agevole, ma la quota di agenti che hanno riportato un calo dei prezzi rimane largamente predominante. Comunque, le attese degli operatori sono migliorate con riferimento alle tendenze di breve termine, mentre nell’orizzonte dei due anni si contrappone la netta riduzione dell’ottimismo nel confronto con il II trimestre 2014.
Nel frattempo, l’estate 2014 ha visto più proprietari di case al mare rispetto all’estate 2013 e il 15% ha registrato una crescita del +13,7% delle compravendite avvenute nel corso del 2013 rispetto al 2012; un segnale da considerare positivo se si pensa che nel 2012 solo l’1,5% dei Comuni ha registrato un aumento degli scambi e che il mercato delle seconde case è il settore maggiormente colpito sotto vari aspetti - dalla crisi, dalle tasse e da un cambio delle abitudini degli italiani che per risparmiare preferiscono bed&breakfast o affitti brevi di appartamenti o addirittura scelgono località esotiche spesso in proporzione meno care delle località marine italiane.
In ogni caso, il comparto residenziale viene indicato come quello che per primo potrebbe essere oggetto di recupero, seguito dagli uffici.
Un capitolo a parte e completamente in controtendenza rispetto al panorama generale riguarda i prezzi degli affitti per gli studenti fuori sede che la crisi economica non ha fatto ridurre di molto nelle 15 città italiane con la maggior presenza di tali studenti ed è Milano a detenere lo scettro.
Passando ai mutui/prestiti, dalla fine del 2007 - prima dell’inizio della crisi - ad oggi i prestiti all’economia sono passati da 1.673 a 1.842,7 miliardi di euro, quelli a famiglie e imprese da 1.279 a 1.427 miliardi di euro ed è il miglior risultato da luglio 2012.
Quanto alla surroga dei mutui, con riferimento alla tipologia di tasso preferita dai mutuatari interessati a surrogare o sostituire il proprio mutuo, le preferenze rimangono concentrate verso il tasso variabile e il tasso variabile con cap che assieme spiegano nel II trimestre 2014 il 75% delle richieste, tuttavia in calo rispetto all’82% del I trimestre 2014. Tale riduzione di peso è collegata a una ripresa di interesse per il mutuo di surroga e sostituzione a tasso fisso - 19% delle richieste nel II trimestre 2014, rispetto al 14% del I trimestre 2014.

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