N°36 - Report CSEI-Tecnoborsa Settembre 2014
Dopo aver conosciuto un decennio ruggente (1997-2007), con la crisi il mercato immobiliare si è letteralmente dimezzato. In particolare, nel settore residenziale si è passati da 807mila abitazioni compravendute nel 2007 a 403mila del 2013, tornando così al volume di scambi del 1984: un arretramento di trent'anni. In definitiva, il fatturato complessivo del settore immobiliare residenziale e del non residenziale di piccolo taglio ha registrato una riduzione di 57,7 mld, che equivalgono a tre volte il fatturato della Fiat. È come se in questi anni i quattro principali gruppi della grande distribuzione in Italia (Coop, Conad, Selex ed Esselunga), fossero scomparsi. È quanto emerge da un dossier di analisi di Rur e Censis. Nonostante alcuni segnali positivi, la previsione è che per il 2014 ci possa essere solo un modesto segnale di inversione di tendenza nel mercato immobiliare, con un valore appena superiore a quello registrato nel 2013. Quest'anno va considerato di transizione: lo smottamento verso il basso si sta fermando, ma il mercato non ha ancora la forza di risalire. La possibile inversione di tendenza non è prevedibile possa avvenire prima della metà del 2015. Tra i fattori positivi si segnalano un incremento nell'erogazione dei mutui, che a luglio 2014 ha riguardato 118mila famiglie rispetto alle 90mila dell'anno precedente, e i provvedimenti di incentivo dello Sblocca Italia, che però avranno effetto dal prossimo anno. Sul lato negativo ci sono la mazzata autunnale di tasse sulla casa (Imu, Tari e Tasi) e, soprattutto, la riduzione del reddito disponibile delle famiglie. Inoltre, i dati relativi ai primi sette mesi del 2014 confermano (anche ulteriormente rafforzando), la ripresa del mercato dei finanziamenti per l’acquisto delle abitazioni. Infine, dalla collaborazione tra banche e Istituzioni è in arrivo l’attuazione del Fondo di garanzia per la casa: prevedibile un potenziale di finanziamenti alle famiglie fino a 15 mld di euro. I tassi dei mutui sono scesi in questi mesi a nuovi minimi e diverse banche hanno cominciato a portare gli spread anche sotto la soglia del 2%. Tassi così bassi hanno risvegliato l’interesse per l’acquisto della casa, che dà qualche segnale di ripresa dopo anni di calo, ma soprattutto hanno aperto grandi opportunità per i mutui di surroga che, da luglio in poi, sono saliti dal 22% al 35% del totale delle richieste ricevute da MutuiOnline.it. Le prospettive per i mutui restano positive anche per il resto del 2014 e il 2015, grazie alla maggiore concorrenza tra banche e alla progressiva attivazione dei diversi interventi della Bce, che lasciano per ora prevedere un periodo abbastanza lungo di tassi molto contenuti. | ||