N°42 - Report CSEI-Tecnoborsa Settembre/Ottobre 2015
E’ sempre forte il ricorso alle agenzie in qualità di unico canale ufficiale abilitato per la mediazione immobiliare – specie per le vendite – grazie all’elevato grado di affidabilità, alla completezza dei servizi offerti alla clientela e all’aggiornamento continuo al passo con i tempi, anche per l’utilizzo di web e social network, i canali sempre più utilizzati per la ricerca di immobili. Complessivamente, il mercato immobiliare italiano nel II trimestre 2015 risulta in netto recupero e mostra un forte rialzo rispetto al II trimestre del 2014 che nelle città capoluogo raggiunge quasi i dieci punti percentuali. Inoltre, nei primi sei mesi del 2015 sia gli Archivi notarili distrettuali con sede nelle città metropolitane che gli Archivi dei piccoli centri hanno beneficiato della ripresa immobiliare, con valori positivi tanto nel settore abitativo quanto in quello economico. Invece, per quanto riguarda i prezzi, pur persistendo un quadro di generale flessione per le abitazioni, continua la progressiva seppur lenta riduzione dell'ampiezza delle diminuzioni tendenziali, grazie soprattutto alla minore flessione dei prezzi delle abitazioni esistenti. Con le stime preliminari del II trimestre 2015 la diminuzione dei prezzi delle abitazioni rispetto al 2010 raggiunge il -14% e alla riduzione concorrono sia le abitazioni esistenti sia le nuove, i cui prezzi sono scesi rispettivamente del 19% e dell'1,9%. A livello europeo, rispetto al I trimestre del 2015 i prezzi sono diminuiti dello 0,1% in Italia, mentre nell'eurozona sono aumentati dell'1,2% e dell'1,3% nella Ue. Per quanto concerne l’andamento piatto dei prezzi delle locazioni in Italia nel III trimestre del 2015, la richiesta media dei proprietari è stabilmente ferma a 8,5 euro mensili da un anno a questa parte ma la domanda si mantiene particolarmente viva in città come Milano, Torino, Firenze e Roma, forti dei primi segnali di ripresa dell’occupazione, mentre le altre città non dimostrano lo stesso dinamismo. Quanto ai mutui, segnali positivi emergono per le nuove erogazioni di prestiti bancari e per l’acquisto di immobili, per cui si registra un incremento annuo del +86,1% rispetto al medesimo arco temporale dello scorso anno. Da sottolineare che quello di settembre 2015 per i prestiti bancari a famiglie e imprese è il miglior risultato da aprile 2012; inoltre, sempre a settembre 2015, i tassi di interesse sui prestiti si sono posizionati in Italia su livelli ancora più bassi: il tasso medio sul totale dei prestiti è risultato pari al 3,34%, un minimo storico, mentre era del 6,18% a fine 2007. Tuttavia, a seguito del perdurare della crisi e dei suoi effetti, la rischiosità dei prestiti in Italia è ulteriormente cresciuta. Però, parallelamente, si sta consolidando la tendenza da parte delle famiglie ad allungare i piani di rimborso tanto che, relativamente ai mutui richiesti, è stata la classe di durata compresa tra i 15 e i 20 anni a risultare la preferita dagli italiani. | ||