N°50 - Report CSEI-Tecnoborsa Gennaio/Febbraio 2017
Nel IV trimestre del 2016 ha continuato a ridursi la quota di agenti che segnala una flessione dei prezzi sia corrente sia attesa. Inoltre, le condizioni della domanda sono ulteriormente migliorate, associandosi a una nuova riduzione dello sconto sulle quotazioni di vendita rispetto alle richieste iniziali del venditore e i mutui continuano a coprire oltre il 70%. Secondo la gran parte degli agenti immobiliari le condizioni nel proprio mercato di riferimento rimarranno stabili nel breve termine, tuttavia si è registrato un netto miglioramento delle attese sull’evoluzione del mercato nazionale nel trimestre in corso, mentre in un orizzonte di medio termine (due anni), le previsioni restano improntate all’ottimismo. Contemporaneamente, il calo tendenziale dei prezzi delle abitazioni si manifesta insieme a una crescita sostenuta del numero di immobili residenziali compravenduti e l'aumento delle compravendite per il complesso dei trasferimenti di unità immobiliari coinvolge tutte le aree del Paese: valori sopra la media nazionale si registrano nel Nord-Est e nel Nord-Ovest; più contenuti gli incrementi osservati nel Centro, nelle Isole e al Sud. Invece, il prezzo delle locazioni in Italia è rimasto stabile a una media di 8,4 euro al mese nel corso del 2016, segnando una contrazione modesta. In un quadro piatto a livello generale il mercato si muove tra due opposte tendenze con una prevalenza di centri in terreno negativo e differenze significative fra città e città. I grandi centri rispecchiano appieno questo andamento disomogeneo con prezzi che hanno cominciato a salire in maniera significativa a Firenze, Bologna e Milano, solo Roma è pressoché stabile. C’è da segnalare un fenomeno che la crisi ha accentuato e rischia di diventare una pericolosa abitudine: non pagare l'affitto di casa e altrettanto eclatanti sono i dati che riguardano il mancato pagamento delle rate di condominio. Per quanto riguarda i mutui, sulla base degli ultimi dati ufficiali relativi a fine 2016, si conferma anche per i finanziamenti in essere la ripresa del mercato, inizialmente colta con l’impennata dei nuovi mutui. Siamo davvero agli sgoccioli di un’epoca fortunata dove tasso fisso e tasso variabile si differenziavano di pochi punti percentuali e scegliere la soluzione più conveniente era un gioco? Sembrerebbe di sì, se si guardano le previsioni di autorevoli società di ricerca e delle istituzioni della finanza e dell’economia, ma di fatto c’è ancora un po’ di tempo per non farsi scappare la scia di un momento talmente buono per chi ha acquistato casa che difficilmente avrà uguali in futuro. Infine, gli italiani hanno ormai capito che conviene tutelare i propri beni e, a giudicare dai numeri, al primo posto nei loro pensieri c’è la casa. Se già il dato annuale delle assicurazioni è notevole, diventa sbalorditivo quello registrato ad agosto: +52%, chiaramente influenzato dai fatti di Amatrice – anche se, curiosamente, non sempre il danno causato dai terremoti è rimborsato dalle polizze e per questo quando si decide di sottoscrivere una polizza che tuteli la nostra abitazione bisogna fare molta attenzione. | ||