N°52 - Report CSEI-Tecnoborsa Maggio/Giugno 2017
Secondo il Sondaggio Bankitalia, Tecnoborsa e Agenzia delle Entrate gli operatori hanno espresso un maggiore ottimismo sulle prospettive del mercato immobiliare sia nel proprio territorio di riferimento sia a livello nazionale. Anche l’Indagine Tecnoborsa 2017 conferma in modo più marcato la ripresa del mercato immobiliare già avviata a partire dal 2015; infatti, la quota delle famiglie che hanno dichiarato di aver acquistato un’abitazione nel biennio 2015-2016 tocca il valore più alto riscontrato dall’inizio della crisi e, nel biennio considerato continua anche il trend positivo del numero delle famiglie che sono riuscite a vendere un’abitazione, valore che ha raggiunto addirittura il suo massimo storico dall’inizio delle rilevazioni Tecnoborsa. Anche nel prossimo biennio si prevede che il mercato delle compravendite immobiliari debba continuare a crescere. Invece, per quanto riguarda il mercato delle locazioni nel prossimo biennio sia per la domanda che per l’offerta la percentuale è variata di poco rispetto all’Indagine Tecnoborsa 2015. Secondo i dati OMI, considerando l’intero 2016, il mercato immobiliare italiano segna una forte ripresa nel campo delle compravendite immobiliari, registrando un incremento del 17% rispetto all’anno precedente, per un totale di 728.817 trasferimenti di unità immobiliari, 105.742 in più rispetto al 2015, e tale aumento si registra in tutti i settori. Sotto il profilo fiscale, oltre un miliardo di euro è l’ammontare delle agevolazioni fiscali erogate per quasi 3,7 milioni di interventi di ristrutturazioni, riqualificazione energetica e messa in sicurezza degli edifici effettuati nel 2014. Ipotizzando che ad ogni abitazione principale corrisponda una famiglia, in Italia il 77,4% delle famiglie risultano proprietarie dell’abitazione in cui risiedono; inoltre, il 62,6% delle abitazioni di proprietà delle persone fisiche sono utilizzate come abitazione principale, il 17,9% sono a disposizione, solo l’8,8% dello stock abitativo è dato in locazione e il 2,8% è rappresentato dalle abitazioni date in uso gratuito a un proprio familiare. Nel 2016, la composizione percentuale del gettito complessivo mostra che, del totale del prelievo sugli immobili, circa il 48% delle entrate deriva dall’Imu e solo il 3% dalla Tasi, per effetto dell’esenzione sulle abitazioni principali, mentre il gettito da imposte di natura reddituale è pari al 21% del totale ed è in gran parte attribuibile all’Irpef (14% del totale) e alla cedolare secca sulle locazioni abitative (5%), il cui gettito cresce di anno in anno. Circa gli sfratti, i provvedimenti esecutivi di rilascio di immobili ad uso abitativo emessi nell’anno 2016 ammontano, in totale, a 61.718 di cui: 2.539 per necessità del locatore; 4.350 per finita locazione; 54.829 per morosità e altra causa. Tali provvedimenti mostrano un andamento più o meno costante dal 2005 al 2007; dal 2008 al 2014 si evidenzia una tendenza all’aumento decisamente più incisiva; nell’anno 2015, invece, si registra una significativa flessione rispetto al 2014 e la flessione si è ripetuta anche nell’anno 2016 rispetto all’anno 2015 (-5,5%). Infine, per quanto riguarda i mutui dai dati di maggio 2017 emerge che i prestiti a famiglie e imprese sono in crescita su base annua di un +0,8%, consolidando il miglioramento della dinamica complessiva del totale dei prestiti in essere e, sul totale delle nuove erogazioni di mutui, circa i due terzi sono mutui a tasso fisso. | ||