Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia - Aprile 2014

Tags: Comunicati Stampa, 2014

Sondaggio congiunturale
Banca d'Italia, Tecnoborsa e Agenzia delle Entrate
sul mercato delle abitazioni in Italia



Roma, 20 Maggio 2014 - Nel primo trimestre del 2014 è proseguita la fase di debolezza del mercato immobiliare ma sono emerse indicazioni più favorevoli sugli andamenti futuri.
La quota di agenti che hanno venduto almeno un’abitazione è lievemente diminuita mentre il numero di coloro che riportano un calo dei prezzi è rimasto sostanzialmente stabile.
Il divario fra prezzi di offerta e di domanda resta la principale causa di cessazione dei mandati a vendere.
In prospettiva, si è ridimensionato il pessimismo sulle tendenze a breve termine del mercato di riferimento ed è di nuovo migliorato, recuperando i livelli di inizio 2011, il saldo positivo relativo alle attese di medio termine (due anni) sull’andamento del mercato nazionale.


I PRINCIPALI RISULTATI

Le interviste del Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia si sono svolte fra il 3 aprile e il 7 maggio 2014 e vi hanno partecipato 1.395 agenzie immobiliari.
Le informazioni fornite riguardano l’attività di compravendita, quella di locazione e i relativi prezzi per il trimestre di riferimento – gennaio/marzo 2014 – e in prospettiva.



Prezzi delle abitazioni – In aprile la quota di agenti immobiliari che riportano una diminuzione dei prezzi di vendita è rimasta sostanzialmente invariata rispetto all’indagine di gennaio, intorno al 70% ; l’incidenza dei giudizi di stabilità si è attestata al 29,7%.

Compravendite – La quota di agenti che hanno venduto almeno un’abitazione nel primo trimestre del 2014 si è ridotta al 64% dal 65,8% della rilevazione di gennaio; nel confronto con lo stesso periodo del 2013, che non risente della stagionalità, la diminuzione è stata meno marcata (era il 64,4%).
Gli agenti immobiliari - interpellati per la prima volta sulle condizioni della domanda - hanno riportato per il 43% una sostanziale stabilità, rispetto al trimestre precedente, del numero di coloro che hanno effettuato almeno una visita presso un’abitazione in vendita; il saldo fra le risposte di aumento e di diminuzione è stato negativo per 11,7 punti percentuali.

Incarichi a vendere – Il saldo fra le risposte di aumento e diminuzione delle giacenze di incarichi a vendere si è ridotto (a 24,8 punti percentuali da 29,8 della precedente rilevazione); quello riferito ai nuovi mandati è rimasto invariato (a 20,7 punti percentuali).
Rimane ancora significativo il divario tra i prezzi di domanda e quelli di offerta. In particolare, la quota di agenzie che segnala la decadenza degli incarichi a vendere a causa di offerte giudicate troppo basse dai venditori è salita al 55,6%, dal 50,5% in gennaio, mentre è rimasta invariata l’incidenza di quelle che lamentano l’assenza di proposte di acquisto a causa di prezzi ritenuti troppo elevati dai potenziali acquirenti (al 63,3%).
È tornata a diminuire la quota di agenzie che riconducono la decadenza dell’incarico alla difficoltà di reperire un mutuo (al 41,7%, dal 45,8%).

Trattative e tempi di vendita – Il margine medio di sconto sui prezzi di vendita rispetto alle richieste iniziali del venditore è lievemente diminuito (al 15,5% dal 16% della precedente indagine).
Il tempo medio che intercorre tra l’affidamento del mandato e la vendita è tornato a crescere, portandosi a 9,3 mesi (da 8,8).

Modalità di finanziamento degli acquisti – Nel primo trimestre dell’anno in corso è nuovamente cresciuta la percentuale di acquisti finanziati con un mutuo ipotecario (al 62,7%, dal 60,9% in gennaio).
Anche il rapporto tra prestito e valore dell’immobile ha segnato un nuovo aumento (al 61,5%, dal 59,8%).

Locazioni – L’81,6% delle agenzie ha dichiarato di avere locato almeno un immobile nel primo trimestre del 2014. Tra queste, l’incidenza di quelle che hanno segnalato una flessione dei canoni di locazione è scesa (al 57,5%, dal 61,1%), mentre è aumentata la quota di quelle che ne indicano una stabilità (al 41,6%, dal 37,4%).
Il margine medio di sconto sui canoni rispetto alle richieste iniziali del locatore - rilevato a partire da questa indagine - è stato pari al 7,4%.
I nuovi incarichi a locare - anch’essi rilevati a partire da questo trimestre - vengono segnalati come stabili dal 62,2%, mentre il saldo fra le risposte in aumento e in diminuzione è stato pari a 5 punti percentuali.

Le prospettive del mercato in cui operano le agenzie – Le attese degli agenti immobiliari sulle tendenze a breve termine del proprio mercato di riferimento sono migliorate rispetto alla scorsa rilevazione: il saldo negativo fra aspettative favorevoli e sfavorevoli si è ridimensionato a -2,3 punti percentuali, da -19,2 in gennaio; il 63,2% delle agenzie prospettano ora una stabilità delle condizioni (era il 54% nella precedente rilevazione).
Il saldo relativo alle attese sui nuovi incarichi a vendere è sceso a 12,2 punti percentuali, da 17,5 di gennaio; il calo dell’incidenza delle indicazioni di incremento si è accompagnato a un aumento di quella dei giudizi di stabilità (al 65%, dal 57,1%). Migliorano le valutazioni sulla tendenza dei prezzi, pur rimanendo orientate al ribasso: la quota di operatori che ne prevede una diminuzione nel trimestre in corso è scesa al 52,7% (dal 64,6% della rilevazione precedente) ed è cresciuta la quota di coloro che ne indicano una stabilità (46,3%, da 34,6%).
Nel mercato delle locazioni è salita al 67,6% l’incidenza delle attese di stabilità dei canoni nel trimestre in corso (era pari a 59,2% in gennaio), mentre quella di coloro che ne prefigurano una diminuzione è scesa al 30,6% (dal 39,7%).

Le prospettive del mercato nazionale delle compravendite – Le attese sugli andamenti a breve termine nel mercato nazionale sono migliorate; il saldo negativo fra attese di miglioramento e peggioramento si è portato a -18,8 (da -36,5 in gennaio).
Le attese su un orizzonte di medio termine (due anni) sono improntate all’ottimismo: il saldo positivo fra aspettative di miglioramento e peggioramento è aumentato per il terzo trimestre consecutivo, risalendo sui livelli di inizio 2011 (a 22,6 punti percentuali).


Nota metodologica

Il Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia è stato avviato nel gennaio 2009 da Banca d'Italia e Tecnoborsa e prosegue - a partire dall’edizione di ottobre 2010 - anche con la cooperazione dell’Osservatorio del Mercato Immobiliare (OMI) dell’Agenzia delle Entrate.
Le rilevazioni sono effettuate dalla società Questlab Srl nel mese successivo alla fine del trimestre di calendario - quindi in gennaio, aprile, luglio e ottobre.
Le interviste di questa edizione - riferita al primo trimestre (gennaio-marzo) del 2014 - sono state condotte fra il 3 aprile e il 7 maggio 2014. Su 3.128 agenti immobiliari contattati, 1.395 hanno partecipato al sondaggio, con un tasso di risposta (al netto degli errori di lista), del 47,5 per cento.
L’universo di riferimento è costituito dalle agenzie immobiliari che operano per conto terzi. Le informazioni sulla distribuzione della popolazione (aggiornate al 2011), sono di fonte Istat, fornite per classe di addetti e provincia.

Per il testo integrale:

Supplementi al Bollettino Statistico – Anno XXIV – 20 Maggio 2014 – Numero 26
Sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni in Italia – Aprile 2014

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